Paola perde lavoro dopo “prevedibile” flop di BPVi e rischia pignoramento di Ater Vicenza per 1.400 euro: l’appello all’uscente Variati

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Gentile direttore, le allego una lettera inviata al sindaco di Vicenza Achille Variati ma volevo anche testimoniare, visto che il tema in qualche modo è collegato, la mia perplessità su chi sapeva ma è rimasto zitto sulla crisi della Banca Popolare di Vicenza. Nel 2012 quando ho acquisto un appartamento a Vicenza mi sono confidata con il mio responsabile di Roma, un commerciale che stipulava contratti e che mi ha previsto la difficoltà di BPVi quando ancora sui canali televisivi passavano spot sulla banca del territorio e sull’ apertura della filiale di Roma in piazzale Venezia. Se lo sapeva un commerciale come poteva non saperlo il presidente Cassa mutui e prestiti? Di seguito la lettera.

Egr, sindaco di Vicenza, mi chiamo Paola. Nel 2009 sono stata assunta in una cooperativa di Sogetras ditta di trasporti, per la gestione dei servizi bancari di Banca Popolare Vicenza (valori in bianco) e IBM Italia gestione magazzino parti hardware per il Triveneto.
Nel 2012 forte di questi contratti a tempo indeterminato ho acquistato un appartamento con l’Ater zona Ferrovieri per 62.000 euro versando un acconto del 20% e pagando ad oggi 30.000 ?.
Purtroppo nel 2014 è stata chiusa la filiale a causa dei noti problemi di Banca Popolare di Vicenza.
Mi trovo oggi con un debito di 2.900 euro per le spese condominiali e per un pignoramento immobiliare in esecuzione da parte del condominio Ater l’appartamento verrà messo all’asta per un debito effettivo di 1.400 euro ora arrivato a 2.900 per gli interessi e le spese legali. Ho cercato in ogni modo una soluzione proponendomi di coprire le spese con lavori come pulizia scale pulizia portico o della dilazione del debito con piccole rate. Con il sig. Scarilli di Caritas sono andata a colloquio dall’avv. di Ater Luisetta Peronato per chiedere una sospensione momentanea del mutuo con Ater, che prevede una rata di ? 300 mensili, per coprire le spese condominiali ma mi è stato rifiutato.
Dal 2014 ho svolto lavoretti in nero per sopravvivere e riuscire a non farmi portare via la casa, ho chiesto aiuto di 150 euro all’assistente sociale nel 2016 perché non riuscivo a pagare una bolletta del gas ma l’aiuto mi è stato rifiutato per l’Isee troppo alto a causa dell’ immobile (c’è un allegato che lo dimostra ma che non pubblichiamo per al privacy della lettrice, ndr)
Ad ottobre 2017 sono stata segnalata tramite i servizi sociali per la mia preparazione informatica, presso il comune di Vicenza settore anagrafe con il gestionale funerario, poi trasferito ad AIM, e la digitalizzazione atti di Nascita e Matrimonio. La Dott.ssa Giovanna Pretto cortesemente mi ha attestato delle ottime referenze (anche questo file lo abbiamo visto).
Purtroppo il contratto non prevedeva contributi a l’INPS e quindi non posso usufruire dell’ ssegno di disoccupazione
La settimana scorsa sono stata ospite a Veneti schiacciati dalla crisi e la sig. Mirella Tuzzato mi ha detto che se fossi stata residente a Treviso avrebbe potuto segnalarmi nel territorio ma purtroppo abito troppo lontano.
Sinceramente non so più a chi rivolgermi per trovare una soluzione lavorativa sia ben chiaro perché è questo che chiedo, non chiedo un aiuto economico ben sapendo, e come molti mi fanno notare, che ad oggi ci sono situazioni di povertà difficili ma ho bisogno di un lavoro per inserirmi nel tessuto sociale e non rimanere vittima di usurai e della perdita della casa a causa della mia mancanza di credito.
Mi scuso per avere approfittato del suo tempo ma volevo renderle nota la mia situazione. Anche se posso capire che il suo intento venga a mancare dato che lei ha finito il suo mandato le chiedo per carità di promuovere la mia situazione: ho bisogno di un lavoro per sopravvivere, amavo molto Vicenza e speravo di poter passare gli anni della mia vita in serenità
La ringrazio
Le auguro una cordiale buona giornata
Paola