Ponti a rischio, lista Zaia: “alle Province mancano i fondi per gli esami”

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?A lanciare l?allarme questa volta è stato il Presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon che in un suo recente intervento ha chiesto risorse adeguate per investimenti e soprattutto per ?condurre il monitoraggio dello stato di rischio? in cui versa la rete infrastrutturale di sua competenza, con particolare riguardo alla situazione di frane e ponti?. Sono le parole che la Consigliera regionale Silvia Rizzotto, Presidente del gruppo Zaia Presidente, affida a una nota. 

Che così prosegue: ?Lo Stato, tuttavia, ha tagliato i fondi a disposizione delle Province e ha tolto operatività a questi enti: si tratta dell?ennesimo effetto della riforma Delrio, una riforma voluta dai precedenti governi e varata nel 2014, una riforma scritta male, nata peggio e che ha lasciato in balia del destino e prive di rappresentanza politica diretta le nostre comunità che chiedono servizi, sicurezza, misure di prevenzione e soprattutto un interlocutore al quale rivolgersi per affrontare e risolvere le incognite del vivere quotidiano. Com?è possibile che vi siano 1.200 km di rete viaria di competenza provinciale, ma che manchino i fondi per monitorare le strutture a rischio? E non si tratta solo di ponti e frane: stiamo parlando di scuole, di sicurezza stradale, in una parola della nostra vita, della vita di tutti i giorni?.

?Il ?caso-Genova? – continua l?esponente della maggioranza – deve essere l?occasione per ripensare al governo del territorio e al tema della rappresentanza politica. È giunto il momento di dare un altolà alle anonime e inavvicinabili centrali del potere economico-finanziario che iscrivono a libro-paga drappelli di consulenti, maghi e apprendisti stregoni della finanza trincerandosi alle spalle di plotoni di avvocati per sottrarsi da ogni responsabilità. Ed è giunta l?ora di ?riformare la riforma Delrio? in maniera radicale, una riforma di fatto già rispedita al mittente il 4 dicembre 2016 quando gli italiani, chiamati a decidere con un referendum, respinsero il confuso e abborracciato disegno di riforma costituzionale che, tra i tanti effetti deleteri, avrebbe di fatto confermato l?assetto istituzionale della Delrio?.

?È necessario restituire dignità istituzionale, funzioni politiche e risorse adeguate alle Province – conclude la Capogruppo Rizzotto – perché le nostre comunità devono tornare ad avere un ente intermedio tra i Comuni e la Regione che sia espressione della scelta popolare, non più una mera diramazione burocratica dello Stato: le nostre comunità devono tornare ad eleggere i propri rappresentanti nelle Province, devono scegliere da chi essere guidati ed eventualmente poter indicare i responsabili di scelte politiche nefaste. La riforma Delrio ha fallito: azzeriamola, e il popolo torni a decidere il proprio destino?.