Processo BPVi, il 3 luglio il conte Christian Malinverni “cita” per la prima volta Gianni Zonin. Qui il video

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Il conte Christian Malinverni, imprenditore milanese particolarmente noto a Vicenza nella ristorazione di qualità e la cui moglie lavorava in BPVi, ragion per cui aveva aperto dei conti in Popolare, chiamato a deporre dall’accusa ma anche dalla difesa di Zonin e nonostante il giorno prima sia stato operato all’intestino, ha voluto esserci a tutti i costi nell’aula bunker di Mestre per la sua deposizione di oggi, 4 luglio al processo Banca Popolare di Vicenza (l’articolo, pubblicato il 4 luglio alle 13.12, è stato aggiornato oggi, 6 agosto, col video integrale della sua testimonianza) davanti alla presidente del collegio Deborah De Stefano, giudici a latere Elena Garbo e Camilla Amedoro, e all’accusa rappresentata dai pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi.

Christian Malinverni durante la sua deposizione al processo BPVi
Christian Malinverni durante la sua deposizione al processo BPVi

Prima di tornare alle sue cure, però, Malinverni, il cui interrogatorio è stato anticipato alla prosecuzione di quello di Turco iniziato ieri alla ripresa del dibattimento con la presidente Deborah De Stefano, il mal di pancia forse lo avrà fatto venire anche all’ex presidente di BPVi e imputato Gianni Zonin, come sempre presente al centro della prima fila e citato direttamente di fatto per la prima volta nel processo in un passaggio della sua testimonianza.

L’episodio si è svolto nella nota villa Godi-Malinverni a Lugo, durante una cena a cui erano presenti tutto il Cda e i dirigenti di vertice della BPVi, lo sintetizziamo qui ma potrete ascoltarlo integralmente nei video che stiamo gradualmente pubblicando:

«Dopo che in una sala in disparte Samuele Sorato (l’ex dg, la cui posizione da imputato è stralciata da questo processo per motivi di salute, ndr) a voce alta ha sollecitato i dirigenti presenti a vendere azioni, in giardino davanti a tutti Franco Miranda (componente del cda ed ex presidente di Confartigianato Vicenza di cui fa parte Maliverni come presidente dei ristoratori, ndr), un po’, diciamo, “allegro” per il vino degustato, si è rivolto al presidente Gianni Zonin, invitandolo  a farmi i complimenti per l’acquisto di un milione e mezzo di azioni della banca. Sorato è, addirittura, intervenuto per precisare a Zonin che un milione e mezzo di azioni era una ‘cazzata” perché era un milione e mezzo di euro in azioni… La risposta di Zonin è stata un grazie e il giorno dopo mi ha ha fatto sapere di aver apprezzato anche i salumi trentini della cena, che mi sono premunito di far avere in omaggio a lui e a Sorato…“.

Una chiamata in causa diretta a cui l’avv. Enrico Ambrosetti, difensore dell’imputato Gianni Zonin, che, pure, insieme ai pm. Salvadori e Pipeschi, aveva chiamato a testimoniare Malinverni, non ha contestato limitandosi solo a chiedere una precisazione sulla fase precedente alla rivelazione a Zonin del milione e mezzo di euro prese in carico, Malinverni dice così, dall’imprenditore all’epoca convinto di fare il “favore richiestogli” senza rischi e implicazioni:

Durante la reprimenda di Sorato ai collaboratori – confermava il teste – non era presente né Zonin né alcuno dei membri del cda”.

Ma Malinverni alle domande degli avvocati di parte civile ha aggiunto un altro dettaglio rilevante:

Non ho mai visto i documenti delle mie operazioni bancarie e quando, dopo che ho capito che l’operazione non era temporanea ma mi esponeva anche finanziariamente, chiedevo spiegazioni capii che si era rotto qualcosa: mi era stato promesso addirittura da vari interlocutori, tra cui Miranda, di andare a parlarne anche durante una battuta di caccia nella riserva del presidente… Ma ogni volta c’era un motivo contingente per rinviare di affrontare il problema che era a quel punto diventato mio”.

L’operazione milionaria era stata fatta con la società SS Palladio per la quale dopo quanto è successo “il fondo della Regione l’ho perso – ha ricordato sconsolato Malinverni – mi sono sempre pagato tutto, ma adesso sono segnalato come un debitore“.

All’uscita dall’aula di tribunale il suo commento per il mondo dell’imprenditoria veneta dopo la bufera BPVi è di, rassegnato ma pragmatico, incoraggiamento: «dobbiamo andare avanti».

N.B. Oltre che i verbali di udienza disponibili ora su bankileaks.com sezione Files & documenti Premium, proponiamo qui i video integrali in esclusiva del processo BPVi dall’udienza del 13 giugno su questo mezzo, sul nostro canale YouTube e sul canale streaming VicenzaPiu.tv e LaPiu.Tv (qui il nostro palinsesto) visibili su Pc e tramite l’omonima App disponibile gratuitamente per l’ambiente iOs e Android.