Protezione civile Veneto, II Commissione regionale approva il progetto di legge

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Protezione civile Veneto

“Fnalmente il sistema protezione civile veneto, che e’ stato definito una eccellenza anche dal presidente Mattarella, sta per diventare legge”. A sostenerlo è Gianpaolo Bottacin, Assessore regionale alla Protezione Civile.

La Protezione Civile del Veneto ha ricevuto, ai tempi della tempesta Vaia, i complimenti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che la qualificò come una eccellenza nazionale. Un sistema “eccellente” regionale che, nel tempo, a fronte di una Legge che risale agli anni Ottanta, ha saputo rinnovarsi con atti amministrativi e procedure che, man mano, in caso di emergenza sul territorio, ha collaudato, dimostrandone il buon funzionamento e l’efficacia.

Oggi viene fatto un ulteriore passo in avanti in Veneto, perché tutte queste procedure diventeranno Legge: la II Commissione, infatti, ha approvato il progetto di Legge per la Protezione Civile che mette ordine e norma tutti questi provvedimenti amministrativi che sono stati realizzati, negli ultimi anni, per determinare l’organizzazione della Protezione civile in Veneto.

“Un ringraziamento va a tutti i consiglieri, a iniziare dalla Presidente della Commissione – ha dichiarato l’assessore regionale – che hanno condiviso e approvato questo Progetto di Legge. Sono certo che la medesima condivisione e approvazione si concretizzerà rapidamente anche in Consiglio. Con questo PDL, infatti, abbiamo fotografato un sistema esistente che ha già dato ottimi risultati e riscontri durante le emergenze in maniera pratica, perché lo abbiamo sperimentato sul campo. Un sistema che è stato definito una eccellenza dal Presidente Mattarella, per cui sarebbe paradossale modificarlo in corso d’opera una volta che sappiamo per certo che è validissimo”.

“Con l’approvazione in Commissione – ha continuato l’Assessore – si dimostra che si è compreso che, consolidare un sistema che funziona e che è una eccellenza a livello nazionale, era la cosa da fare. Il PDL permette di consolidare in legge delle procedure e delle modalità di gestione delle emergenze che già abbiamo sperimentato durante alcuni disastri come quello recente di Vaia. Ad esempio: l’istituzione della Unità di Crisi; gli ambiti territoriali che prendono il posto dei distretti; le Consulte provinciali della PC, ecc. Il ruolo della Regione rimane quindi centrale anche alla luce del fatto che dal 2018 i Presidenti delle Regioni sono diventati autorità di PC”.

“Un PDL – ha aggiunto – che punta molto sulla prevenzione e sulla previsione, due aspetti su cui abbiamo lavorato tanto in questi anni come Protezione Civile e che sono stati decisivi anche nell’evento Vaia dove si sono evitate, in questo modo, molte vittime. A livello di prevenzione, ad esempio, ricordo il riconoscimento nella pianificazione di PC del Piano di adattamento ai cambiamenti climatici (ovvero il Piano Casarin D’alpaos) che prevede tutta una serie di opere di prevenzione che hanno dimostrato la loro efficacia perché, con eventi peggiori di quelli successi nel 1966 e del 2010 in Veneto, abbiamo riscontrato danni minori. Si è puntato moltissimo anche al ruolo dei volontari, cuore pulsante della PC e alla loro formazione che già adesso li pone al top in Italia.”