Regno Unito: 70% decessi dovuti a variante Delta erano vaccinati (63,5% con doppia dose, 6,5% con una dose): dubbi metodologici in UK e in Italia

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Variante Delta
Dr. Luca Fusaro
Dr. Luca Fusaro

Il PHE Public Health England (l’agenzia del dipartimento della salute del governo inglese) nel Briefing ufficiale n. 23 del 17 settembre 2021 riporta (qui tutte le analisi di Luca Fusarosu ViPiu.it, in home page di ViPiu.it tutti i dati in tempo reale di province e regioni italiane oltre che di singoli paesi del mondo. ndr):

nel periodo compreso tra il 1° febbraio 2021 e il 12 settembre 2021, il Regno Unito ha registrato 2.542 decessi dovuti alla variante Delta. Di questi:

  • 613 sono riferiti a persone completamente vaccinate (63,5%);
  • 166 sono riferiti a persone che avevano ricevuto una dose (6,5%);
  • 722 sono riferiti a persone non vaccinate (28,4%);
  • 41 non classificati (1,6%).

Dei 166 decessi riferiti a persone che avevano ricevuto la 1ᵃ dose, 149 erano state vaccinate da almeno 21 giorni, mentre 17 da meno di 21 giorni. Una persona rientra tra i vaccinati se tra la data del vaccino e la scoperta della positività al SARS-CoV-2 siano trascorsi almeno 14 giorni.

I 1.613 decessi riferiti a persone VACCINATE con ciclo completo sono conteggiati su un totale di 157.400 casi di persone contagiate con la variante Delta.

I 722 decessi riferiti a persone NON vaccinate sono conteggiati su un totale di 257.357 casi di persone contagiate con la variante Delta.

La maggioranza dei decessi è avvenuta in persone che hanno completato il ciclo vaccinale, ma andiamo ad elaborare il tasso di letalità tra vaccinati con ciclo completo e NON vaccinati.

Tasso di letalità
Tasso di letalità

Il tasso di letalità per il periodo esaminato nei vaccinati con ciclo completo è oltre il triplo rispetto a quello dei NON vaccinati (1% contro lo 0,3%). Sarebbe interessante poter valutare il dato mensilmente e non solo prendendo in esame un arco di tempo così lungo, inoltre poter avere a disposizione il dato dei tamponi effettuati in modo da poter calcolare il tasso di positività. In Italia la presenza del Green Pass non permetterebbe una corretta valutazione in quanto il numero dei contagiati vaccinati è di molto sottostimato visto che il possesso del Green Pass permette loro di entrare quasi dovunque e non sono così costretti, come i non vaccinati, a doversi sottoporre continuamente all’esame del tampone. Di conseguenza anche il tasso di letalità, decessi su contagiati, risulterebbe sovrastimato per i soggetti vaccinati.

I dati sono consultabili al seguente link: https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1018547/Technical_Briefing_23_21_09_16.pdf?fbclid=IwAR0DZdnBFJ0YdmcJ7Y1JC3uwRBYtosr_LkZUEZrjOwUDA-Rc9kRXcsbig38

Autore analisi

Dott. Luca Fusaro, nato il 20/12/1982 a Cosenza, ha conseguito una laurea triennale in Economia e una laurea magistrale in Economia Applicata presso l’Università della Calabria. Dottore commercialista e Analista di dati, da inizio pandemia collabora con varie redazioni giornalistiche in merito al Covid-19 attraverso l’elaborazione di dati e l’analisi grafica.

Per eventuali contatti diretti: lucafusaro82@libero.it