Un legame che unisce Vicenza ai massacri delle Foibe, da sottolineare in occasione del Giorno del Ricordo. Ne è convinto Roberto Cattaneo segretario cittadino e capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, che ha affidato le sue riflessioni a una nota.
“Nel 2004 venne emanata una legge, la n. 92, che decretava il 10 febbraio essere il Giorno del Ricordo. Il ricordo era quello delle vittime delle foibe, dell’esodo delle popolazioni italiane dalle zone, italianissime per la loro storia ma non più tali per le vicende dell’ultima guerra mondiale.
Vicenza ha accolto molte persone, famiglie intere, che per anni hanno soggiornato, in difficili condizioni, ad esempio nell’ex convento detto il Cordellina, ma nella speranza, poi esaudita, che la loro situazione migliorasse.
Cosa che poi è avvenuta, anche con la costruzione di complessi abitativi riservati ai profughi.
Credo che sia non solo cosa giusta ricordare e commemorare il sacrificio di tanti fratelli italiani obbligati a lasciare le loro case, il lavoro, amicizie e affetti, ma anche un dovere”.
Poi Cattaneo, ritorna su un recente fatto di cronaca avvenuto a Vicenza. Una gigantografia per ricordare il giorno del ricordo affissa in strada a Vicenza è stata vandalizzata.
“Che per ben due volte un grande manifesto, prodotto dall’associazione Azione studentesca che sente il dovere di onorare questa memoria, venga semidistrutto e proprio in occasione dell’approssimarsi del Giorno del Ricordo, lo trovo essere un gesto esecrabile e offensivo non tanto e non solo per i discendenti di quei profughi, ma per tutta la nostra città e per i suoi cittadini.
Questi oscuri personaggi al contrario del loro obbiettivo, hanno ancor più sottolineato la necessità di insistere nel messaggio in onore e memoria delle vittime delle foibe proprio per trasmettere con più forza l’impegno alle future generazioni della commemorazione e ricordo di tanti nostri fratelli massacrati dalla barbarie titine”, conclude Roberto Cattaneo di Forza Italia.