Suicidio medicalmente assistito, a Vicenza raccolta firme per la legge regionale. Ecco dove e quando

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suicidio medicalmente assistito
Suicidio assistito

È possibile firmare a Vicenza la sottoscrizione della Proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare (PdL) sul suicidio medicalmente assistito.

Si tratta della PdL denominata “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242 del 2019 della Corte Costituzionale”. 

Si potrà firmare ai tavoli in contrà Cavour di Vicenza, tutti i sabato dalle ore 10 alle 12 e 30 e dalle 15 alle 18, oltre che i giovedì mattina dalle 10 alle 12 e 30.

La sottoscrizione della Proposta di Legge sul suicidio medicalmente assistito sarà inoltre possibile a Vicenza nelle seguenti sedi comunali:

– presso URP di Palazzo Trissino c.so Palladio 98, lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e mercoledì dalle 10 alle 14.

– presso la segreteria generale di Palazzo Trissino, c.so Palladio 98, martedì e giovedì dalle 15,30 alle 17,30.

– presso la circoscrizione 7, Ex scuola elementare Loschi (zona Ferrovieri) in Via Vaccari 107 (angolo con via Rismondo 2) martedì con orario 9-12 e il giovedì con orario 9-12 e 15-17.

“Il 21 dicembre 2022 – ricorda la rappresentanza vicentina dell’associazione Luca Coscioni per la Libertà di Ricerca Scientifica -, tramite il comitato promotore Veneto l’associazione ha depositato presso la sede del Consiglio Regionale del Veneto a Venezia la proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare (PdL) denominata Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242 del 2019 della Corte Costituzionale.

Nell’ambito delle competenze delle Regioni la proposta di legge mira a definire procedure e tempi certi della prestazione sanitaria a garanzia di tutte le persone che intendono chiedere l’accesso al suicidio medicalmente assistito nel rispetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 242 del 2019, nota come “Sentenza Antoniani/Cappato”.

In ossequio all’art. 20 co. 1 dello Statuto del Veneto, abbiamo scelto di proporre la Legge tramite l’iniziativa popolare con l’obiettivo di raccogliere in sei mesi le 7.000 firme previste di cittadini residenti nella nostra Regione, coinvolgendo autenticatrici ed autenticatori, volontarie e volontari affinché la proposta di legge sia conosciuta dal maggior numero possibile di persone per il tramite della raccolta firme stessa, ma anche di iniziative pubbliche.

Riteniamo che l’informazione resa ai cittadini sia il modo più democratico per renderci tutti consapevoli dei nostri diritti e protagonisti del nostro futuro. Il Veneto è la prima regione italiana in cui è possibile raccogliere le firme dei cittadini per regolamentare l’aiuto medico a morire”, concludono dall’associazione.