Filobus e riqualificazione viale San Lazzaro, assessore Celebron risponde a Colombara: “crea confusione e allarmismo”

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L’assessore alla mobilità Matteo Celebron risponde con una nota comunale a Raffaele Colombara sui lavori di riqualificazione di viale San Lazzaro e alcuni aspetti legati anche al progetto del filobus

“C’è un consigliere di minoranza che crea confusione e allarmismo, dimostrando di non conoscere il progetto AVAC predisposto dall’amministrazione precedente di cui faceva parte – dichiara l’assessore alla mobilità -. Una grande confusione di temi, in cui la riqualificazione urbana di viale San Lazzaro viene posta in relazione con la rete filobus, il passaggio a Vicenza della linea ferroviaria AVAC, il PUMS e ogni altra fantasia del consigliere, nel disperato tentativo di screditare un progetto che, in realtà, viene da lontano. Andiamo con ordine. Questa amministrazione sostiene pienamente il progetto dell’attraversamento urbano di Vicenza da parte della linea AVAC, come predisposto in un lungo lavoro dal sindaco precedente. Si tratta di un progetto importante, di forte impatto e connotazione per la città, in grado di dare una visione di mobilità per i prossimi decenni con opere infrastrutturali che l’amministrazione comunale, diversamente, non potrebbe affrontare. Un progetto sostenuto da tutto il territorio e dalle categorie che deve seguire il suo iter e sul quale, con il sindaco, siamo fortemente impegnati. È della scorsa settimana, infatti, l’ultimo parere favorevole rilasciato dal Comune di Vicenza e ora il progetto è in attesa di essere approvato in sede CIPE. In questo progetto è pienamente confermata la previsione di una linea di trasporto pubblico di massa, che abbiamo imparato a conoscere come filobus. Si tratterà in realtà di una innovativa tecnologia di mezzi completamente elettrici e a carica rapida, in grado di circolare senza la necessità di impianti fissi quali pali e fili di alimentazione. È altrettanto confermata la disponibilità di 19 milioni di euro per l’acquisto dei mezzi elettrici; credo sia facilmente comprensibile che l’acquisizione dei mezzi deve avvenire in parallelo con la definizione della linea, a cura del progetto AVAC. È in questo schema che si inserisce una naturale richiesta di proroga, dato che le due progettazioni devono procedere assieme e i tempi sono giocoforza dettati dal progetto AVAC; che, lo ricordo al consigliere, è in capo a RFI con i tempi necessari ad un progetto che porterà a Vicenza 850milioni di opere. Il filobus, da ovest ad est della città, passerà per viale San Lazzaro che, in questi giorni è interessato da un progetto di riqualificazione urbana a cura dell’amministrazione comunale. Chiediamo al consigliere di minoranza di dare proprio a tale progetto il beneficio del dubbio ed attendere la conclusione dei lavori senza inondare l’opinione pubblica vicentina con considerazioni su pali, gradini, strisce e quant’altro in un’area ancora di cantiere. Siamo sicuri che il risultato finale soddisferà anche il consigliere di minoranza, con una porta di accesso alla città che verrà restituita con un’immagine nuova. In merito alla corsia riservata per i bus in viale San Lazzaro, il progetto di riqualificazione non ne prevede il mantenimento. Ciò sulla base di valutazioni di medio termine per cui al realizzarsi delle opere previste dal progetto AVAC, tra le quali un nuovo asse di penetrazione urbana alternativo proprio a viale San Lazzaro, quest’ultimo risulterà sgravato di gran parte del traffico di attraversamento e penetrazione alla città, con tutto beneficio agli spostamenti più locali e al transito, senza necessità di corsie riservate, dei mezzi del TPL, tra i quali i mezzi elettrici della nuova linea”.

L’assessore interviene sul tema della ciclabilità: “Per la ciclabilità, il consigliere di minoranza vede evidentemente quale sede migliori per i ciclisti proprio il tanto denigrato viale San Lazzaro con attraversamento del nodo di Ponte Alto: non proprio due temi facili per la sicurezza del ciclista. La scelta progettuale avviata da questa amministrazione, vede invece un forte investimento sulla direttrice verso ovest posta immediatamente parallela a viale San Lazzaro, con la prevista estensione della ciclabile verso Creazzo attraverso strada Carpaneda ed il sotto attraversamento di viale del Sole. Un investimento di quasi 2 milioni di euro, in un ambito maggiormente di qualità, nel tessuto dei quartieri e nella campagna periurbana. Il passaggio di un itinerario ciclopedonale in sede propria in viale San Lazzaro avrebbe determinato l’impossibilità di qualsiasi sosta, a beneficio delle attività commerciali, e la certa compressione delle corsie, con sofferenza anche per il TPL.

L’itinerario ciclabile alle spalle di viale Verona e corso San Felice, mai attuato dal consigliere di minoranza mentre era maggioranza di governo della città, trova invece ora un possibile sviluppo in un accordo con RFI, chiuso da questa amministrazione, per realizzare una pista affiancata ai binari ferroviari, funzionale alla manutenzione degli stessi. Conclusa la manutenzione il sedime sarà a disposizione dell’amministrazione, a costo zero, anche per uno sviluppo della ciclabilità sovracomunale. Tutto ciò in attesa dei cantieri AVAC, che interesseranno anche tale ambito, motivo per il quale non era possibile investire alcuna risorsa”.

Ultimo tema toccato dall’assessore è il Pums: “Infine il Pums, la cui attesa convince il consigliere di minoranza sull’orientamento di questa amministrazione contro ciclisti, mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale. Non è così. Dopo una gara di portata europea, la redazione del Pums per il Comune di Vicenza è in fase di aggiudicazione nelle prossime settimane, in anticipo rispetto al termine dettato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che, lo ricordo, finanzia le spese di redazione di questo fondamentale strumento di pianificazione per la mobilità dei prossimi 10 anni. Si tratta di un piano in cui questa Amministrazione crede fortemente: è infatti all’interno di una cornice di pianificazione che è possibile vedere nella giusta dimensione temporale e spaziale la complessità della mobilità urbana. Un piano che avrà anche una forte partecipazione, per essere rappresentativo di esigenze, istanze e sensibilità diverse. Sono sicuro che anche in quella sede il consigliere di minoranza darà il suo contributo, nella speranza sia costruttivo e informato sulla natura, stato e prospettive dei progetti che l’amministrazione, con impegno quotidiano, sta portando avanti. I miei uffici sono sempre aperti, a maggior ragione per quei consiglieri che volessero informarsi”.