Saviabona, Ciro Asproso interroga sulla piazza il consiglio comunale di Vicenza

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Una piazza per Saviabona
Una piazza per Saviabona

Nei giorni scorsi si è tornati a parlare di Saviabona e di un progetto urbanistico di grande impatto ambientale, inizia nella nota che pubblichiamo Ciro Asproso capogruppo di Coalizione Civica per Vicenza.

Sarà pur vero che il PUAUna Piazza per Saviabona” s’ispira alla Carta di Lipsia sulle Città Sostenibili e che si pone l’obiettivo di realizzare un eco-quartiere sul modello del nord Europa, tuttavia, mi riesce sempre difficile comprendere come si possa definire “verde” un intervento di cementificazione del territorio agricolo.

Non va infatti sottaciuto che stiamo parlando di 27.882mq di superficie utile; 19.518mc di residenziale; 5.576mc di commerciale; 2.788mc di direzionale. La tipologia dell’intervento edilizio prevede di realizzare palazzoni di 5 piani di altezza, oltre al fatto che è prevista una nuova bretella con relativa rotatoria che andranno ad incrementare ulteriormente il consumo di suolo. Insomma, stiamo parlando di un’operazione immobiliare di grande impatto che cambierà radicalmente il paesaggio e che procurerà ulteriori tensioni al tessuto commerciale e residenziale della città.

Il PUA fu presentato nel marzo 2015, in seguito fu sospeso, e il 2 febbraio 2018 venne presentata una richiesta di modifica di alcune previsioni del progetto e della convenzione, tutt’ora in fase di istruttoria. Nel mese di marzo di quest’anno – decorsi 5 anni dall’entrata in vigore del PI – sono decadute le previsioni relative alle aree di trasformazione o espansione soggette a strumenti attuativi non approvati (quindi anche il Piano di Saviabona).

Ma con Delibera di Consiglio comunale n. 10 del 15 marzo 2018 la passata Amministrazione ha adottato la Variante parziale al Piano degli Interventi per il rinnovo delle previsioni urbanistiche in decadenza. La quale Variante risulta dunque adottata, ma non ancora approvata dal Consiglio comunale.

Occorre quindi precisare che la Giunta non potrà approvare il PUA per Saviabona, fin quando questo Consiglio comunale non avrà approvato, in toto o in parte, la Variante al P.I. che “tiene in vita” il Piano in questione. In caso contrario tale approvazione sarebbe illegittima a norma di legge.

Tutto ciò Visto e Considerato si CHIEDE (anche a risposta scritta):

1.    Quale procedura intenda attivare questa Amministrazione e per quando è prevista la convocazione della Commissione Territorio per il vaglio della Variante al P.I.

2.    Se questa Amministrazione non ritenga necessario rivedere al ribasso le previsioni urbanistiche contenute nel PUA “Una Piazza per Saviabona”, in considerazione delle mutate esigenze edificatorie e commerciali della città, e dei diversi valori economici delle opere compensative.

3.    Se i privati hanno ottemperato a quanto previsto dalla LR 11/’04, art. 18, comma 7bis che impone il versamento del contributo IMU per le aree di espansione soggette a strumenti attutivi non approvati e per i quali si chiede la proroga del termine quinquennale.

Ciro Asproso