Senza fissa dimora a Vicenza, Possamai (candidato sindaco Csx): “Problema si risolve con sociale e sicurezza”

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Il problema dei senza fissa dimora a Vicenza si risolve fondendo insieme due grandi temi: il sociale e la sicurezza. Ne è convinto Giacomo Possamai, candidato sindaco per il centro sinistra che in una conferenza stampa svoltasi oggi ha parlato di questo tema.

Lo ha fatto anche ai microfoni di LaPiù Tv e quanto ha detto è possibile ascoltarlo e vederlo nell’intervista che proponiamo in copertina. Lo stesso è possibile fare sul canale YouTube di LaPiù Tv e attraverso l’omonima applicazione disponibile gratuitamente per dispositivi Android e Ios.

“Questo tema – ha detto Possamai – lo abbiamo affrontato oggi in Piazza Matteotti davanti a
Palazzo Chiericati, perché è il simbolo delle ricette di questi anni che non hanno funzionato. Pensate che a un certo punto la giunta Rucco ha fatto un’ordinanza per evitare di sedersi sugli scalini della piazza, ma tutti abbiamo visto che i bivacchi e in generale tanti senza fissa dimora in questi anni hanno continuato a dormire davanti alla pinacoteca civica.

Ecco – ha aggiunto -, noi siamo convinti che su questo tema serva un approccio che tenga insieme il sociale e la sicurezza. Il sociale perché oggi tanti senza fissa dimora dormono per
strada davanti alle porte delle case, nei palazzi storici, perché a Vicenza non ci sono abbastanza posti per farli dormire. Quindi, tanti sono costretti a dormire fuori. I posti ci sono, ogni tanto, durante l’emergenza freddo, ma nelle restanti stagioni dell’anno queste persone non hanno più il posto.

Serve fare in modo che quei posti siano strutturali, per fare in modo che queste persone abbiano abbiano sempre un posto al chiuso dove dormire. Serve metterci risorse e operatori di strada,che sono fondamentali per avvicinare i senza fissa dimora e aiutarli a rivolgersi ai servizi che li possono accompagnare al Serd o alle tante realtà che si occupano delle situazioni di dipendenze o, in altri casi, semplicemente ai servizi sociali per motivazioni legate alla povertà, alla marginalità sociale.

Quindi, operatori di strada che siano a Campo Marzo, nei quartieri in centro storico, che affianchino i senza fissa dimora. Insomma, serve un’attenzione specifica per loro ed è evidente che nel momento in cui si dà tutti la possibilità di essere aiutati, bisogna essere più fermi, più rigidi su quelli che rifiutano l’aiuto.

Non è indispensabile che Vicenza si presenti a cittadini e turisti con bivacchi, persone che dormono nei palazzi storici, nei quartieri, non ce lo possiamo più permettere. Oggi, ci sono due strutture, via Giordano e il San Marco, l’ex studentato, che grazie all’intervento della Diocesi per vent’anni è dato in gestione al comune. Bisogna aumentare i posti letto di quelle strutture, è possibile. Certo, servono risorse e il PNRR ci aiuta. Fino al 2026 ci sono risorse importanti che arrivano dal PNRR.

Il problema è ovviamente garantire che questo servizio diventi strutturale, cioè che prosegua anche dopo il 2026”.

Di seguito, vi proponiamo il comunicato stampa diffuso oggi dallo staff della comunicazione di Possamai, a margine della conferenza stampa su questo tema.

“La politica di Rucco sui senza fissa dimora e la retorica di questi anni sono stati un totale fallimento. Basta fare un giro per Vicenza, a qualsiasi ora, per toccare con mano come si presenta la nostra città a cittadini e turisti”.

Così il candidato sindaco Giacomo Possamai interviene sull’importante tema dei senza fissa dimora e delinea una  strategia su due livelli: da un lato la mano del sociale e dell’aiuto ai più deboli, dall’altro la fermezza nei confronti  di chi non rispetta le regole.

“Prima di tutto va detto a chiare lettere che la situazione è insostenibile – sottolinea Possamai – Chiunque  frequenti il centro storico e alcuni quartieri (zona Ospedale, Santa Bertilla, la zona delle banche intorno a viale  Mazzini, Monte Berico) vede come la presenza di senza fissa dimora sia costante. Si tratta di un fenomeno,  evidentemente aumentato nell’ultimo periodo, che crea degrado e insicurezza. Una cartolina imbarazzante della  nostra città che tutti noi vicentini non meritiamo, basti pensare a quanto successo in questi anni proprio qui a  Palazzo Chiericati”.

“Rucco ha sottolineato di aver dato 2000 multe ai senza fissa dimora. Una soluzione del tutto inutile, perché quelle  multe non vengono pagate e non ottengono nemmeno il risultato di allontanare o spostare le persone. Anzi, sono  un pesante aggravio per le casse comunali a causa dei costi di notifica. Così come hanno ottenuto risultati ridicoli le ordinanze, come ad esempio proprio quella che riguardava le scalette del Chiericati, visto che oggi la situazione  è peggio di quanto non fosse qualche anno fa. La verità – continua Possamai – è che se vogliamo evitare i bivacchi  in centro storico e di avere persone che dormono sotto al Chiericati o davanti ai portoni delle case, l’unica vera  soluzione è definire dove queste persone devono dormire la notte. L’aveva ben capito l’ex assessore Tosetto, che  su questo tema ha dimostrato grande attenzione”.

Negli scorsi anni grazie al Bando Periferie e ai finanziamenti di Cariverona per l’emergenza freddo è stato  parzialmente tamponato il problema poiché i fondi a disposizione hanno consentito di creare, in collaborazione  con Caritas e il privato sociale, temporanee accoglienze in strutture. “Non essere riusciti a garantire in questi anni  un’accoglienza per tutto l’anno, se non esclusivamente durante il periodo invernale, ha impedito però di attivare  dei veri e propri progetti di vita individuali – articola il candidato sindaco – Ora, grazie ai fondi del PNRR, sarà

finanziato un servizio che garantirà spazi ai senza fissa dimora per tutto l’anno. Ma la questione centrale è  garantire questo servizio dopo il 2026, se vogliamo che la soluzione sia strutturale e che nessuno si ritrovi più a  dormire per strada”.

I fronti su cui intervenire sono molteplici, dal lavoro educativo in strada sino al sostegno dei nuclei fragili  attualmente alloggiati in cohousing e social housing.

“Va inoltre tenuto conto del fatto che ci sono persone restie a usufruire delle strutture di accoglienza anche di  bassa soglia, per le quali è necessario un approccio costante da parte degli operatori di strada – prosegue Possamai  – Ed è per questo che occorrerà investire di più su queste figure specializzate: oggi il servizio garantisce solo 2  operatori per 4 pomeriggi alla settimana in Campo Marzo, oltre a 3 sere (le altre sono coperte dal volontariato) e  2 mattine in centro storico. Noi li aumenteremo, in modo da poter garantire il servizio tutti i pomeriggi a Campo

Marzo e prevedendo 2 operatori, almeno 3 giorni alla settimana, anche nei quartieri. Ma soprattutto potenzieremo il servizio di accompagnamento verso i servizi sociali competenti (Serd, Comunità, Comune di effettiva residenza). Accanto all’aumento dei posti all’interno della struttura per l’accoglienza per i non residenti in città, sita in via  Giordano, andremo a potenziare l’Albergo Cittadino per i residenti a Vicenza nell’ex studentato di San Marco e a  ristrutturare i cohousing per convertirli in housing sociali (mini-appartamenti autonomi)”.

“È evidente quindi – conclude Possamai – che serve tenere insieme la mano del sociale e quella della sicurezza: il  fatto di garantire un posto dove dormire a tutti coloro che ne hanno bisogno insieme a percorsi di  accompagnamento reali, ci porta ad essere molto più fermi sulle forme di ‘resistenza all’aiuto’. In questi casi sarà  necessario agire in sinergia e in coordinamento con le forze di Polizia, perché non è più tollerabile la situazione  vissuta dalla città in questi anni”.


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