Specializzandi, prove locali poco trasparenti? Zaia furioso con ministro Manfredi

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Luca Zaia
Luca Zaia

Galeotta fu l’intervista del ministro dell’Università al Corriere della Sera in cui annunciava gli specializzandi in corsia il 15 gennaio e dava la colpa dei ritardi ai ricorsi. Ma il presidente del Veneto Luca Zaia non ha gradito le parole di Manfredi affidando il suo disappunto a una nota. “E’ singolare e stupefacente che il Ministro Manfredi risponda a una domanda di un giornalista (“una radiografia da analizzare in cui si confondevano destra e sinistra, che è sperabile non succeda in corsia. Come è possibile che in una prova nazionale ci sia un errore del genere?”), che di per sé svela un particolare inquietante, con una risposta che non ha niente a che fare con il quesito (“La procedura è lunga e complessa. Essendo ora la prova nazionale e non più locale, a garanzia di maggiore trasparenza, ogni ricorso blocca tutta la graduatoria”).

“Il Ministro non trova di meglio che sostenere la tesi della poca trasparenza dei concorsi a livello locale, concetto assolutamente inaccettabile – afferma Zaia -. E comunque il Ministro non è chiamato a fare denunce sui giornali. Se è a conoscenza di qualcosa di poco trasparente vada in Procura e denunci”.

Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto commenta alcuni passaggi di un’intervista rilasciata oggi dal Ministro dell’Università Manfredi sui ritardi nell’iter per il percorso degli specializzandi in medicina.

“Chiedo al Ministro – incalza Zaia – se sa che le Università venete sono state poco trasparenti, e, se sì, quali. Se no, ci dica quali sono le Università poco trasparenti in Italia facendo nomi e cognomi. Non risponde alla domanda del giornalista – conclude Zaia – e attacca l’autonomia propalando sospetti e accuse senza un accenno di prova. Interessante davvero la visione del rappresentante del mondo dell’Università in questo Governo”.