Vaccini anti-Covid, opposizioni chiedono cabina di regia “unica e competente” e nuovo piano vaccinale

144

“Code, lettere, link, anziani in confusione e soli, persone disabili senza informazioni. Sul piano vaccini serve un cambio di passo, subito. Sul tema lavoriamo assieme in Consiglio regionale. Strategica, inoltre, una cabina di regia unica e competente, in grado di far funzionare in maniera efficiente ed efficace la campagna“. Queste le principali istanze presentate stamane dai capigruppo di opposizione Erika Baldin (M5S), Cristina Guarda (EV), Elena Ostanel (VcV), Giacomo Possamai (Pd) e da Arturo Lorenzoni, Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale. “Non abbiamo alcuna intenzione di sollevare inutili polemiche – spiegano in una nota – Tuttavia, è da dicembre che chiediamo un coordinamento regionale. Continuiamo a ricevere moltissime segnalazioni di disagi da ogni angolo della Regione che ci confermano che non è mai esistito un piano uniforme”. Nelle varie Ulss risultano differenti modalità di prenotazione, mentre le cancellazioni all’ultimo – talvolta annunciate con un semplice post su Facebook – sono diventate una consuetudine. “Ai cittadini era stato riferito che col nuovo portale, attivo dal 1. aprile, sarebbero scomparse tutte le criticità. Di fatto, non sta andando così”. Ma è il sistema, alla base, che non presenta il carattere della solidità. “La delega delle comunicazioni ufficiali durante le conferenze stampa al posto degli opportuni strumenti istituzionali ha generato un disorientamento generale”.

“In altri termini, gli annunci alla stampa dovrebbero seguire gli atti formali, e non viceversa. Per quanto riguarda le adesioni su vaccinicovid.regione.veneto.it, ogni tanto si aprono delle finestre, in realtà sono dei veri e propri click day: chi prima arriva, meglio alloggia. “Il cittadino è tenuto ad attivarsi per ricevere il vaccino, l’esatto contrario di ciò che si dovrebbe fare per favorire i più deboli”. “Esprimiamo forte solidarietà nei confronti di coloro che sono rimasti ore in attesa o che sono stati rimandati a casa senza ricevere la dose. O, appunto, che non sono riusciti a prenotarsi”. A quando una campagna vaccinale omogenea in Veneto, con priorità alle persone fragili? Alcune settimane fa la consigliera Ostanel ha presentato un’interrogazione sull’argomento al presidente Luca Zaia, senza ottenere risposta: “Chi ha delle patologie, le persone con disabilità e i loro caregiver non hanno ancora chiaro come accedere al vaccino prima degli altri, ogni Ulss si sta muovendo in ordine sparso”. Bloccato inoltre il piano dedicato agli insegnanti, proprio alla vigilia della riapertura delle scuole in presenza. “Dobbiamo uscire in fretta dall’emergenza sanitaria, rafforzando la struttura logistica di approvvigionamento dei vaccini e di comunicazione verso i cittadini – concludono i capigruppo – Va redatto un piano vaccinale nuovo, chiaro e che sia poi condiviso correttamente ai cittadini. Siamo pronti a collaborare perché sia il programma di tutti”.