Venerdì 20 aprile si chiude la rassegna de “I venerdì al Monte” con “L’Assordante orecchio di Van Gogh”

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Con “L’assordante orecchio di Van Gogh – Sinfonia di un suicidio” si chiude la seconda edizione de “I Venerdì al Monte”, ideata dal M° Filippo Furlan per la Fondazione Monte di Pietà di Vicenza.
Il progetto è un inedito, commissionato per l’occasione all’attore, autore e regista Livio Pacella e alla compositrice, cantante e pianista Debora Petrina. “Attorno a un progetto di forte spessore – commenta Furlan – ci è parso davvero stimolante mettere in relazione due personalità artistiche apparentemente distanti come Pacella e Petrina, accomunate però dall’arguzia culturale, dal saper correre con coraggio e coerenza fuori dagli schemi, senza cedere a lusinghe commerciali. Nessuno più della figura contraddittoria di Vincent Van Gogh ci è sembrato adatto a un’operazione di questo tipo. Siamo davvero in attesa di assistere a un’esperienza estetica complessa e, ci auguriamo, di forte impatto.
Lo spettacolo si compone del testo e dell’interpretazione di Livio Pacella e delle musiche di Debora Petrina, attraverso canzoni originali dell’autrice padovana e sue elaborazioni di altri autori.
L’enigma pittorico ed esistenziale di Vincent Van Gogh, giocato in una inedita chiave musicale, nata dall’incontro tra due personalità eclettiche e furiose – presenta così lo spettacolo Pacella -. La celebrazione dell’anarchia poetica del più pittore tra i pittori, anarchia portata alle sue estreme conseguenze, avviene attraverso oscure illuminazioni, surreali suggestioni e catartici istanti di messinscena e confessione… Può un dipinto mettere a nudo la realtà? Una maschera essere più espressiva di un volto umano? Una menzogna essere più vera della verità? E soprattutto: perché Vincent Van Gogh avvertì la necessità di ingoiare i colori, bruciarsi una mano, tagliarsi un orecchio, e spararsi al ventre? Quando la follia diviene un capolavoro… e un capolavoro diviene pura follia.”

Il progetto – conclude invece Furlan – apre anche il fronte della proposta dedicata alla musica e all’arte contemporanea, che intende diventare asse portante del futuro dell’offerta culturale del Palazzo del Monte e della Chiesa di San Vincenzo. L’edizione 2019 de “I Venerdì al Monte”, infatti, è già in cantiere e sarà dedicata a uno dei massimi compositori contemporanei. Non anticipiamo il nome.“Come sempre, Incontro con gli artisti e aperitivo alle ore 19.30 al Palazzo del Monte, inizio dello spettacolo alle ore 21 nella Chiesa di San Vincenzo. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.

PACELLA
autore, attore, regista.

Nato nel 1976, laureato in filosofia, si muove prestissimo in ambito teatrale, alternando esperienze attorali in ogni campo (teatro acrobatico, commedia dell’arte, teatro bambini, operetta ecc.), lavorando con moltissimi artisti (Vitaliano Trevisan, Veronica Gentili, TAM teatromusica, Pino Costalunga, Franca Grimaldi tra gli altri); numerose le esperienze come regista, soprattutto di teatromusica (Salomé delle Tempeste, Tropico degli Abissi ecc.) e come formatore, in particolare negli istituti scolastici superiori, con i quali vince diversi premi nazionali ed internazionali (Global Education Festival ecc.)
Fondatore della cooperativa Dedalofurioso (che gestisce il teatro Busnelli di Dueville, VI), nel 2010 è direttore artistico, per conto del comune di Vicenza, del festival TeatroFuturo (che ospita i Motus, Antonio Rezza, il Teatro del Lemming); è inoltre ospite in cd musicali (Regno di Schiena, Casa ecc.), membro di giuria (Lago Film Festival), scrive per diverse riviste (City Lights, Mondo Musica, Sospiro del Tifoso), è nel gruppo che ha fondato e gestisce la web radio Radio Zonkie.
Nell’aprile 2018 debutta nelle sale cinematografiche “Le guerre horrende”, lungometraggio di Luca Immesi e Giulia Brazzale, di cui è sceneggiatore e attore protagonista, con Desirèe Giorgetti, Dario Leone e Cosimo Cinieri; il film ha ricevuto l’interesse culturale nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ed è stato presentato, tra gli altri, allo Shangai Film Festival e al Milano Film Festival. Con i due registi sopracitati è sceneggiatore di Gaga, cortometraggio finalista del Concorso Migrarti, proiettato nell’ambito del Festival Del Cinema di Venezia del 2017.

PETRINA

Debora Petrina è una delle artiste più originali emerse nell’ultimo decennio.
Multipla e capace di moltiplicare l’arte (Paolo Fresu)

Cantante, pianista, compositrice e danzatrice/performer, Petrina costituisce un unicum nel panorama italiano, sintetizzando con classe visionaria un obliquo e sensuale cantautorato con le sperimentazioni del pop-rock, con l’elettronica, con la musica d’avanguardia e con il jazz.

Stimata da David Byrne, che ha spesso pubblicato i suoi brani nelle sue radio playlist di preferiti, ha registrato nel 2016 il suo quarto album come cantautrice/autrice, BE BLIND, pubblicato da AlaBianca/Warner.
L’estate scorsa ha presentato l’album, in versione solistica, al DC Jazz Festival di Washington e in alcuni club di New York.

L’album arriva dopo l’eponimo PETRINA (AlaBianca/Warner, 2013) e dopo ROSES OF THE DAY (Tuk Music, 2015) un album di ricomposizioni pubblicato da Paolo Fresu per l’inaugurazione della sua nuova etichetta dedicata alle voci, Tuk Voice: la traccia che dà il nome al titolo è un brano che Petrina ha riarrangiato partendo da un brano di John Cage, il celebre compositore americano nonché una delle figure più importanti del XX secolo.
Le Editions Peters di New York (editori di John Cage e di gran parte della musica classica di tutti i tempi) hanno voluto pubblicare la partitura worldwide, col nome di Petrina e Cage come coautori affiancati.

Nel 2015 Petrina è stata invitata da Paolo Fresu a registrare il primo album di una collana per il 40esimo anniversario de L’Espresso/La Repubblica, assieme a Paolo Fresu stesso e altri musicisti da lui scelti, come Gianluca Petrella, Mirko Signorile, Bebo Ferra.
Il video che è stato scelto per promuovere su Repubblica l’iniziativa è stato proprio un brano live di Petrina, riarrangiato per l’occasione.

Nel 2016 Petrina è stata protagonista, assieme a Nicholas Isherwood, della nuova opera di Giovanni Mancuso, ”Il ritorno dei chironomidi” nel cartellone del Teatro La Fenice di Venezia.
Nel 2017 era uno dei personaggi principali della nuova opera dello stesso compositore, ”Atlas 101”.

Ha collaborato con David Byrne, John Parish e Jherek Bischoff ospiti dell’ album ”PETRINA”, Elliott Sharp (ospite dell’album ”IN DOMA”), Mike Sarin, Nicholas Isherwood, Paolo Fresu, Mario Brunello, Sylvano Bussotti, Gianni Gebbia, Paolo Angeli, Tiziano Scarpa, Roberto Citran, esibendosi a New York, San Francisco, Los Angeles, Seattle, Londra, Berlino, Colonia, Madrid, Strasburgo, Tokio e Osaka.

Petrina è anche pianista attiva nell’ambito contemporaneo: ha registrato negli Stati Uniti e a Praga due dischi di inediti pianistici di Morton Feldman per l’etichetta americana OgreOgress (”Early and Unknown Piano Works” e ”Morton Feldman-Barbara Monk Feldman”), ed è una dei quattro pianisti di ”Four Pianos”, album uscito nel 2013 per la Stradivarius, che raccoglie prime assolute di Sylvano Bussotti.
Ha suonato prime mondiali ed europee di John Cage, Morton Feldman, Nino Rota, Bruno Maderna, Eunice Katunda al Teatro La Fenice di Venezia, al Mills College (Oakland) e alla Conway Hall a Londra.

Ha condotto un ciclo di trasmissioni per la Rete Due della Radio della Svizzera Italiana ed è stata assistente di Karol Armitage durante la sua direzione del Festival Internazionale di Danza Contemporanea alla Biennale Venezia.