Verde pubblico a Vicenza, Possamai punta all’Astichello e ad altri piccoli parchi

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verde pubblico Vicenza
Giacomo Possamai e Giorgio Sala a Parco Querini (foto Pino Grassi)

“Nei prossimi cinque anni, se sarò eletto Sindaco, voglio dare un rilancio al verde pubblico cittadino di Vicenza. Attraverso i grandi progetti e i piccoli interventi, proprio nell’ottica di quanto ho annunciato con la mia candidatura. Vicenza deve infatti migliorare inseguendo obiettivi ambiziosi ma anche concretizzando cambiamenti che riguardano la vita nei quartieri”.

Con queste premesse il candidato sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, si è presentato oggi alla stampa per fare il punto sulle proposte riguardanti il verde pubblico. Scenario della conferenza stampa, Parco Querini, accompagnato da una figura di straordinario rilievo della vita amministrativa e politica cittadina, ovvero quella dell’ex sindaco Giorgio Sala.

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Giacomo Possamai e Giorgio Sala (foto Pino Grassi)

“Sala – ha sottolineato Possamai – è stato artefice di un cambiamento urbanistico epocale per Vicenza. Sua fu la scelta di creare, a fine Anni ’60, questo spazio verde nel cuore della città. Strappandolo da una quasi certa destinazione abitativa e mettendo quest’area che era privata a disposizione di tutti i cittadini. Fu una decisione lungimirante. Oggi Parco Querini è emblema della grande visione e del piccolo, nel senso di opera che è entrata nella quotidianità delle persone. Purtroppo non si può non denunciare l’insufficienza degli interventi di manutenzione che non rendono giustizia alla bellezza di questo e di altri luoghi”.

E proprio sul fronte delle manutenzioni il candidato sindaco del centrosinistra ha puntato l’indice sulla “lentezza del cantiere delle serre, che fa concorrenza all’intervento della bretella dell’Albera per il premio di cantiere più lungo del mondo. Tutto questo, malgrado i primi finanziamenti per il restauro delle serre siano già stati incamerati ancora nel 2017 con il Bando Periferie”.

Quindi i progetti per il verde pubblico a Vicenza. In primo luogo Possamai, facendo riferimento alla richiesta di Confcommercio di un grande master plan della città, ha definito questo obiettivo tra quelli di partenza del suo mandato da sindaco: “Già il Presidente Rebecca aveva più volte sollecitato la politica cittadina in questo senso, di recente ha ripreso lo stesso tema anche il neo presidente di Confcommercio Nicola Piccolo. Se le elezioni dovessero andare nella direzione auspicata, penso alla convocazione degli Stati Generali della città per definire insieme la Vicenza del futuro. E sicuramente il verde pubblico dovrà essere un pezzo importante di questo disegno”.

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Giacomo Possamai e Giorgio Sala a Parco Querini (foto Pino Grassi)

E nel ricordare che “tutti i sindaci di centrosinistra, da Giorgio Sala con il Parco Querini, a Marino Quaresimin con il Parco Fornaci, fino ad Achille Variati con il Parco della Pace, hanno lasciato alla città un grande segno verde” ha poi aggiunto: “Credo che questa linea vada proseguita e ritengo che il prossimo ciclo amministrativo debba avere tra i principali obiettivi quello di dar finalmente vita al Parco fluviale dell’Astichello. Se ne parla ancora troppo poco, ma questo può essere davvero un altro grandissimo polmone verde della città. Un parco che, per la sua collocazione adiacente al fiume, sarebbe diffuso e che avrebbe il pregio di toccare i territori di Comuni che compongono la cintura urbana di Vicenza. Mettendo dunque in dialogo diretto il capoluogo con le realtà a lui vicine”.

Non da ultimi, gli interventi che sul fronte del verde pubblico possono incidere in positivo per i quartieri. Uno su tutti, la realizzazione dei cosiddetti ‘pocket park’. “In Europa sono diffusi: si tratta di piccole aree verdi che vengono recuperate, rigenerate e date in gestione ai cittadini del quartiere. Se restituiamo ad ogni quartiere questi spazi piccoli ma importanti come luoghi di ritrovo tanto per i ragazzi quanto per gli anziani, riusciremo a recuperare i tanti vuoti della nostra città e a dar loro un senso. Peraltro sono interventi che costano poco e che consentono, appunto, di migliorare il piccolo della quotidianità accanto alla trasformazione in grande. In una visione complessiva per Vicenza”.


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