Via imposta di registro, proposta FdI. Berlato: “rende nostre imprese meno competitive in Europa”

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Sergio Berlato
Sergio Berlato

“Fratelli d’Italia sta dalla parte delle imprese e dei cittadini, per una giustizia reale che aiuti il sistema Italia a crescere in Europa e nel mondo”. Commenta così – in una nota – il referente veneto di Giorgia Meloni, Sergio Berlato, l’ennesima iniziativa parlamentare del proprio partito per snellire l’accesso alla giustizia civile: al Senato è stato infatti depositato un disegno di legge a firma del capogruppo Luca Ciriani volto ad abolire l’imposta di registro sugli atti giudiziari. Se approvata, la nuova legge ridurrebbe notevolmente i costi che attualmente vengono fatti gravare su chi chiede la tutela dei propri diritti ad un qualsiasi Tribunale nazionale.

“La proposta di FdI va nella direzione giusta e serve a ridare fiducia nei confronti delle istituzioni – ha dichiarato al proposito Berlato che corre insieme a Ciriani alle elezioni europee del prossimo 26 maggio -. Al momento sono migliaia le imprese e i privati che anche a Nord Est rinunciano preventivamente a recuperare somme, fatture o risarcimenti. Ciò per gli elevatissimi oneri da anticipare ancor prima dell’avvio della causa. Una delle voci più pesanti è l’imposta di registro che viene applicata più volte allo stesso provvedimento. Tra l’altro si tratta di un balzello ormai obsoleto e inutile visto che ogni sentenza viene archiviata dalla rispettiva Cancelleria e non certo dall’Ufficio del registro”. Secondo Berlato, “il Governo giallo – verde deve accogliere al più presto la proposta, cancellando una tassa che di fatto favorisce i più furbi e crea disparità di trattamento”.

Infine un accenno all’Europa con la promessa dell’esponente di FdI di portare la questione all’attenzione di Bruxelles se eletto tra meno di un mese. “La fiscalità rappresenta uno di quei settori che va armonizzato a livello comunitario per evitare che le aziende europee siano più competitive anche grazie ai minori costi e tempi di definizione delle vertenze giudiziarie”, ha concluso il candidato che ha pure segnalato come “una Pubblica Amministrazione efficace renda più strategico e produttivo il Paese Italia”.