War Room di Enrico Cisnetto su VicenzaPiù: “risparmi ed investimenti” con Alessandro Plateroti, Niccolò Rabitti e Gianluca Verzelli

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La puntata di oggi di War Room, la serie di incontri moderati dal collega Enrico Cisnetto riproposti quotidianamente da VicenzaPiu.com, l’unica testata di Vicenza e provincia a poterlo fare, ha trattato il problema dei risparmi, su «come metterli al riparo dalle intemperie dei mercati» e del possibile arrivo di una nuova patrimoniale. Di questi temi il direttore del format e del progetto Roma InConTra, ne ha discusso con Alessandro Plateroti, vicedirettore de Il Sole 24 Ore, Niccolò Rabitti, capo di Retail Distribution Morgan Stanley, e Gianluca Verzelli, economista di Banca Aletti.

La prima parte del dibattito ha dato un quadro generale della situazione attuale dei mercati, in particolare del danno che sta subendo la Borsa in questo periodo.

Platerotti, per quanto riguarda la situazione finanziaria, ha chiarito subito che «la propensione degli italiani all’investimento finanziario è rimasta tra le più basse d’Europa», spiegando che l’ultimo periodo ha fatto molti danni a livello finanziario ma che questa caduta repentina «si è concentrata prevalentemente nella “parte più alta” della società», sfatando il mito della Borsa come «fenomeno diffuso» e osservando che quindi, in realtà, ci interessa meno di quanto dovrebbe.

Le scorse crisi hanno insegnato qualcosa ai mercati?

Secondo l’economista Verzelli, sì: dopo il 2002 con la Sars, il 2008 con la crisi di Lehman Brothers e il «sell off» (il periodo di ribasso delle quotazioni) del 2018, «i mercati hanno totalmente recuperato quello che avevano perso», e, quindi, si auspica recuperino anche dopo l’emergenza attuale. Ma il vero problema di questa crisi, inedito rispetto alle altre, è il fattore tempo. Questo problema, spiega Verzelli, «non è risolvibile finanziariamente», ma solo con un vaccino, qualcosa che non dipende dai mercati.

Secondo Rabitti, inoltre, in questo momento «le valute sono un altro elemento che aggiunge volatilità agli investimenti», prevedendo anche che questi si sposteranno verso le “valute emergenti”, quindi quelle «asiatiche e sudamericane» precisa Plateroti. Con l’ultimo taglio dei tassi della Fed, infatti, i costi di copertura sono calati e gli investimenti potrebbero presto espandersi «su asset non in euro, anche sull’obbligazionario».

Questo fenomeno, però, dipenderà da «quanto conterà il debito aziendale sull’allocazione dei capitali», chiarisce Plateroti, e l’esempio ce lo porteranno le grandi multinazionali americane (Google, Tesla), grandi imprese che «vivono di prestiti sindacati», ovvero meccanismi che permettono di ripartire il rischio e lo sforzo di finanziamento erogato da un consorzio di banche.

Per il mercato immobiliare invece?

Quali sono le prospettive? Negli ultimi anni il real estate in Italia è stato «un mercato più solido di altri», osserva Plateroti. Tanto che gli inglesi ci hanno copiano. Ma, ora come ora, dai fondi immobiliari bisogna starci lontani. «C’è grande attenzione su chi pagherà i leasing» spiega. «Sarà un mercato dei buyer» aggiunge, prospettando «un aumento di richieste di appartamenti più grandi» come diretta conseguenza della coabitazione forzata di molti nuclei familiari che, dopo la quarantena, necessiteranno di più “aria”.

Ultima domanda, forse quella più insidiosa per gli italiani che ancora ricordano il “prelievo nella notte” (come scherza Cisnetto) del governo Amato nel 1992. Ovvero, ci sarà una nuova patrimoniale?

Plateroti smentisce, «lo escludo». Non c’è stata in momenti peggiori (nel decreto Salva Italia di Monti, ad esempio) e, inoltre, «già il fatto stesso che se ne parli è indicatore che non si farà». Avvertire di una simile misura porterebbe le persone a una corsa agli sportelli, e non è certo questo l’obiettivo. Il vicedirettore de Il Sole 24 Ore ricorda, invece, che esistono già «17 patrimoniali diverse, di fatto, che sono balzelli applicati sul patrimonio, ovvero su proprietà immobiliari e altre attività. Prendono ogni anno 57 miliardi di euro». Sostiene, quindi, che sarà più facile incidere su queste patrimoniali già esistenti piuttosto che imporne una nuova. Ma, ammonisce, «questo difficilmente gli italiani lo tollereranno».

A domani col prossimo match nella War Room (qui i dibattiti da noi ripresi) che VicenzaPiu.com vi propone come unica testata di Vicenza e provincia licenziataria di Roma InConTra. I dibattiti War Room vengono anche replicati in streaming su VicenzaPiu.Tv & Lapiù.Tv di cui trovi qui il palinsesto in continuo aggiornamento.

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