Anche dal Veneto, la rappresentanza regionale del Partito della Rifondazione comunista rilancia la necessità di contrato al riarmo globale. E lo fa dopo la manifestazione realizzata sabato 21 giugno 2025, a Roma. Nella capitale hanno sfilato per le strade oltre 400 associazioni e realtà pacifiste e nonviolente per dire no a guerra, riarmo, genocidio e autoritarismo.
Rifondazione Veneto sostiene che è necessaria “dai popoli, dal basso, una potente mobilitazione su scala globale” per “contrastare la tendenza verso il disastro”.
Secondo Prc lo stop al riarmo ha ampi margini di forza nelle proteste da mettere in campo in tutto il mondo. “Negli Stati Uniti – dichiara la rappresentanza veneto a del partito -, dove non è affatto scontata l’egemonia trumpiana e dove le energie per una rivolta non sono certamente sopite”.
Inoltre, “cresce in Europa un movimento che si oppone al riarmo e al genocidio del Popolo Palestinese di cui abbiamo visto a Roma la forza e le potenzialità anche nel nostro Paese.
Questo movimento si deve rafforzare ed estendere costruendo le più larghe convergenze e deve avere un unico obiettivo: l’opposizione al riarmo e alla guerra, e al blocco degli interessi potenti che spinge in quella direzione. A questo dobbiamo lavorare”, chiarisce il Partito della Rifondazione Comunista del Veneto.
In chiusura: “L’attacco degli Stati Uniti all’Iran segna un altro passo in avanti verso la guerra, una violazione palese del diritto internazionale e, come ha immediatamente detto Bernie Sanders, una violazione della stessa Costituzione degli USA che attribuisce al Congresso la facoltà esclusiva di decidere in questa materia”.
