Arzignano, Sterle: “Museo della pelle, ancora troppi dubbi e domande senza risposta”

348
Nicolò Sterle, consigliere comunale di Forza Italia Arzignano Museo Pelle
Nicolò Sterle, consigliere comunale di Forza Italia Arzignano

Nel corso del Consiglio Comunale di Arzignano dello scorso 11 giugno si è arrivati alla discussione inerente alla concessione del permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici per cambio di destinazione d’ uso a beneficio del MILE (Museum of interactive Leather Experience o Museo della Pelle) promosso dal Distretto della Pelle.

La vicenda occupa da qualche tempo la discussione in Consiglio, è bene quindi procedere ad un breve riassunto, premettendo doverosamente che tutti i membri dell’opposizione sono favorevoli al progetto di un museo della pelle che onori il nostro passato e  la nostra storia conciaria e che trasmetta ai presenti e posteri i fondamenti di un’arte unica così ben sviluppata ad Arzignano e nella Valle del Chiampo

Nel settembre 2024 viene presentato in anteprima a Linea Pelle, importantissima fiera del settore che si tiene a Milano, il MILE, dal cui comunicato stampa si apprende che nello stesso mese sarebbero state completate le installazioni interattive e che il progetto ha ricevuto un finanziamento di circa 120.000 euro dalla Regione Veneto che si sommano ad altri finanziamenti privati.

Nel novembre 2024 il Comune di Arzignano concede il patrocinio all’iniziativa, che si somma a quello già ricevuto da Acque del Chiampo, Spa che vede come azionista di maggioranza proprio il Comune della città del Grifo.

Il giorno 4 maggio, notando che sul sito del MILE è riportata la possibilità di visitare il museo su prenotazione in taluni orari, procedo a richiedere questa opportunità; la risposta pervenuta il giorno seguente dallo staff del museo mi comunicava come lo stesso fosse momentaneamente chiuso, procedevo quindi a domandare il motivo di questa chiusura, da quando sussisteva e fino a che data si sarebbe protratta.

Non avendo ricevuto nessuna risposta, in virtù del patrocinio concesso, il giorno 8 maggio procedevo a depositare interrogazione al Sindaco per avere risposte in merito e notavo che dal sito del museo gli orari di visita erano magicamente scomparsi insieme alla possibilità di prenotazione.

Il 12 maggio, quattro giorni dopo la mia interrogazione, veniva presentata al comune la già citata richiesta concessione del permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici per cambio di destinazione uso al Consiglio comunale, poiché l’immobile sede del Museo risultava accatastato ad uso artigianale.

Sia la mia interrogazione che la richiesta di deroga vengono messi all’ordine del giorno del Consiglio del 28 maggio e vengono quindi discussi in sede di terza commissione consiliare, da me presieduta, nel quale espongo i dubbi relativi alla proposta, in primis la mancata risposta relativamente allo stato di apertura o meno del museo e in secundis il fatto che la pratica di richiesta di permesso sia stata istruita in soli 16 giorni ( i precedenti atti dello steso tipo hanno richiesto tra gli 8 e gli 11 mesi) e che non fossero stati condotti sopralluoghi recenti da parte degli uffici comunali nella struttura, informazioni rilevantissime se si pensa che questo è un atto straordinario concesso a discrezione dal Consiglio e sotto la piena responsabilità, civile e penale, dei Consiglieri.

La commissione decide quindi di postergare la discussione in Consiglio, in attesa di un supplemento istruttorio e dui un sopralluogo da parte degli uffici competenti e anche della terza commissione stessa.

Nel corso del Consiglio Comunale del 28 maggio ricevo quindi risposta alla mia interrogazione, sulla quale occorre concentrarsi su due punti:

    Il museo è stato operativo dal settembre 2024 al 23 aprile 2025, data nella quale sono iniziati dei lavori di “adeguamento” della struttura.
    Alla mia email non è stata data risposta e non è stato modificato il sito riportando la chiusura “momentanea” poiché, considerati i tre ponti consecutivi di Pasqua, 25 aprile e primo maggio il personale non ha potuto provvedere.

A seguito di queste fumose risposte viene quindi convocato il Consiglio per l’11 giugno nel quale la concessione viene posta alla discussione.

Nel frattempo però, adducendo scuse di ordine burocratico e a mio modesto avviso zoppicanti dal punto di vista giuridico, viene negato il sopralluogo nel sito interessato alla commissione terza; apprendiamo però che dal controllo dell’ufficio edilizia privata che il museo ad oggi non esiste e non vi sono installazioni attive…

Con dubbi ancora maggiori procediamo quindi alla discussione in Consiglio ( all’inizio del quale chiedo ancora una volta di rimandare il punto al fine d acquisire maggiori informazioni con un sopralluogo del Consiglio e con un’audizione della direzione del Distretto, proposta prevedibilmente bocciata) dove emerge un certo nervosismo da parte di certi membri della maggioranza di taluni elementi della Giunta, forse fin troppo desiderosi di vedere approvare la deroga celermente senza particolari discussioni.

A causa di tutti i dubbi riscontrati e della mancanza della possibilità di una verifica sul luogo i gruppi di opposizione hanno votato contrario, non al Museo della cui utilità e necessità restiamo convinti, ma contro una modalità di agire che lascia spazio a troppe domande irrisolte.

I dubbi che ci restano sono fondamentalmente questi:

Se oggi il museo secondo gli uffici comunali è inesistente e se secondo la direzione del Distretto della Pelle è stato operativo per 6 mesi, come poteva essere operativo e aperto al pubblico se è mancante di opere necessarie come i servizi igienici (Lavori per i quali sono in esecuzione ad oggi come risultato in commissioni) e in una struttura ad uso artigianale?

Non avendo ricevuto risposte esaurienti riporteremo le stesse domande e dubbi in altre sedi istituzionali, in primis alla Regione Veneto che ha erogato un sostanzioso contributo di 120.000, per comprendere anche quali siano state le condizioni di erogazione di tale somma.

Consigliere Comunale di Arzignano, Nicolò Sterle