
La puntata di Report del 22 giugno 2025 ha dedicato un’ampia parte del suo servizio alla sanità italiana, concentrandosi in particolare sulla crisi dei Pronto Soccorso e sulle lunghe liste d’attesa per gli esami e le visite specialistiche.
L’inchiesta principale, intitolata “Case senza comunità“, ha messo in luce come, nonostante i miliardi di euro stanziati dal PNRR per la costruzione di una sanità di prossimità con Case di Comunità (ambulatori, medici di base, pediatri, infermieri e assistenza sociale attivi 24 ore su 24, sette giorni su sette), molte di queste strutture rischino di rimanere vuote e poco operative.
Si è evidenziata la grave carenza di medici di base e la possibile nascita di Case di Comunità private.
Elementi, questi, raccolti in Veneto dal Partito democratico per alimentare la polemica politica verso l’attuale governo regionale di centrodestra.
“Dall’inchiesta messa in onda dalla trasmissione Report emerge la conferma delle falle nella sanità regionale che da tempo denunciamo, sia in merito alle liste d’attesa e al mancato rispetto delle tempistiche per l’erogazione di visite ed esami, sia per quanto riguarda la messa a regime delle Case di Comunità, un ambito nel quale, ai ritardi evidenti nella realizzazione delle nuove strutture, si somma l’incompletezza dei servizi in quelle già inaugurate”.
Lo dicono le consigliere regionali del Partito Democratico, componenti della commissione consiliare sociosanitaria, Anna Maria Bigon, Chiara Luisetto e Francesca Zottis che spiegano: “Questo perché manca personale, a partire dagli specialisti. Insomma, scarsi investimenti che rischiano di tradursi in un flop completo del processo di rafforzamento della medicina territoriale.
Dopo che già abbiamo chiesto la convocazione di una seduta di commissione sulle liste d’attesa, ora procederemo con una richiesta di accesso agli atti per sapere lo stato dell’arte su Case e Ospedali di Comunità. È indispensabile, dati alla mano, aprire un approfondimento in sede di commissione. La crescente rinuncia alle cure e la povertà sanitaria sono due indicatori di una inequivocabile mancanza di vera presa in carico delle persone. La salute è un diritto inviolabile che però, a oggi in Veneto, non viene garantito”.