
Tra i risarcimenti riconosciuti nel primo grado di giudizio del processo Miteni per il maxi inquinamento da pfas, che ha portato oggi alla sentenza storica delle 11 condanne ai manager delle aziende responsabili, c’è anche quello alla Provincia di Vicenza, presente in aula al momento della sentenza con il presidente Andrea Nardin e l’avvocato dell’ente Paolo Balzani: alla Provincia sono stati riconosciuti circa 151.000 euro, oltre alle spese di 11.500 euro.

“Oggi è una grande giornata per il vicentino – è il commento del presidente Nardin – per la comunità e per la Provincia. Abbiamo agito con tutte le nostre forze, facendo fronte comune con gli enti pubblici, i gestori dell’acqua, le tante associazioni che oggi a ragione gioiscono. La Provincia di Vicenza ha messo in campo tecnici e professionisti sia in ambito giuridico, individuando i responsabili della contaminazione, sia sul sito inquinato, per impedire il protrarsi dell’inquinamento e mettere in sicurezza il luogo. Abbiamo faticato per richiamare i responsabili ai loro doveri, oggi questa sentenza ci dà la forza di procedere con decisione per la bonifica del sito.”
A proposito del bonifico, sono da poco conclusi i lavori di realizzazione del palancolato, ossia la barriera che impedisce la dispersione delle sostanze inquinanti separando il sito inquinato dal torrente Poscola. Un intervento che si aggiunge alla barriera di pozzi a sud.
Ma, ha ricordato Nardin, la messa in sicurezza è solo l’inizio, ora è in fase di attuazione l’analisi dei rischi, e dopo l’approvazione si passerà al vero e proprio progetto di bonifica. “Il nostro territorio ha subito uno dei più grandi inquinamento d’Europa – ha concluso Nardin- che ha colpito il bene più prezioso che abbiamo, l’acqua, e con l’acqua la nostra salute. Nessuna sentenza ci ripagherà da questo danno, ma oggi i responsabili hanno un nome, un volto e un conto salato da pagare.”
Possamai: «Una sentenza attesa da tutta la comunità»
Anche il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai ha commentato l’esito del primo grado del Processo Miteni: «L’applauso liberatorio delle “mamme No Pfas” testimonia tutta l’apprensione con cui la comunità vicentina, e non solo, ha seguito il lungo percorso giudiziario che ha portato al riconoscimento del reato di disastro ambientale doloso e avvelenamento delle acque. È un successo storico, frutto dello straordinario coraggio delle mamme no Pfas e di tantissimi attivisti, che ora va consolidato e trasformato in azione politica e legislativa. L’amministrazione comunale di Vicenza, la cui zona ovest è stata parzialmente interessata dalla contaminazione, ha previsto fin dall’approvazione delle Linee di mandato un’attenzione fortissima al tema, costituendo l’Osservatorio ambientale sul rischio di inquinamento da Pfas con esperti che ci stanno aiutando a comprendere e monitorare il problema, per prevenire qualsiasi nuovo rischio futuro».
——
Fonti: Processo pfas: condanne e risarcimenti. Nardin: “Una sentenza storica che ci supporta nell’iter di bonifica” , Provincia di Vicenza