RSU 2018, Usb: nel solo vicentino 37 delegati e nel Veneto oltre 100, ritorno in Comune di Vicenza con un delegato

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L’USB avanza sostanzialmente in tutti i comparti ed in maniera particolarmente significativa nel settore Ministeri, in quello Istruzione dove raddoppia il risultato ottenuto nel 2015, nella Sanità e nelle IPAB, negli enti locali USB ritorna nel Comune di Vicenza con un proprio eletto nella RSU. Superato il migliaio di voti USB si conferma il più rappresentativo e diffuso sindacato di base nei luoghi di lavoro pubblici del Vicentino. Resta confermata l’anomalia della Ulss 8 Berica dove pur in presenza della unificazione con la Ulss ex 5 Nursind e USB hanno la maggioranza assoluta dei seggi.
In generale spiccano i successi nel settore dei Ministeri, in particolare in quello della Giustizia dove USB è risultato essere il primo sindacato in tantissimi collegi. Risultati straordinari nella Ricerca dove all’ISS abbiamo ottenuto un consenso superiore al 42% e al CNR di Pisa con USB primo sindacato, così come all’ISPRA e all’INAPP; una risposta forte dei lavoratori ad una riforma dei comparti di contrattazione che ha fortemente penalizzato la Ricerca Pubblica.

Nella Scuola USB registra una crescita di oltre il 50% rispetto al 2015, mentre all’INPS conferma e consolida il secondo posto. Ottimo il risultato anche nella Presidenza del Consiglio con dove ci confermiamo seconda forza sindacale nella media tra voti e iscritti.

Un successo, quello di USB, dovuto al forte radicamento nei posti di lavoro e alla capacità di guardare oltre le compatibilità con le politiche economiche dell’Europa che producono povertà e perdita dei diritti e delle quali è intriso l’ultimo rinnovo contrattuale.

In sostanza USB, confermandosi Confederazione maggiormente rappresentativa, risponde alla grande ad una riforma dei comparti che puntava chiaramente a metterla in difficoltà.

Le elezioni RSU ancora una volta si sono confermate un grande momento di democrazia nei posti di lavoro con un’altissima affluenza alle urne, ma necessitano di una riforma che dia la possibilità ai lavoratori di esprimersi sulle politiche nazionali delle Organizzazioni Sindacali; per questo USB rimetterà sul tavolo del nuovo Governo la proposta di affiancare alle elezioni di posto di lavoro anche quelle nazionali.

L’ottimo risultato conseguito rafforza le nostre lotte a cominciare da quella per ottenere che nel DEF vengano previste risorse adeguate per i nuovi contratti che dovranno essere rinnovati nel 2019.

Usb Pubblico Impiego