Approvato il bilancio di previsione 2021-23: debito abbattuto e nuove opere per 31 milioni di euro. Lavori in corso per 42 milioni di euro.

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Rucco, presidente della Provincia
Rucco, sindaco e presidente Provincia di Vicenza

Il bilancio di previsione della Provincia di Vicenza è sano. Le entrate, legate per lo più al mercato dell’auto, non subiscono flessioni per il prossimo anno, e gli investimenti si assestano sui 31 milioni di euro, che si traducono sul territorio in strade e scuole più sicure ed efficienti.

Con queste premesse il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità (16 sì su 16 presenti) il bilancio di previsione 2021-23, ossia il documento che guiderà l’azione amministrativa dell’Ente per il prossimo triennio. Un bilancio che, causa Covid, è “orfano” del parere dell’Assemblea dei Sindaci, e che segna la fine del biennio di mandato degli attuali consiglieri, in scadenza il 2 febbraio e in carica fino alle elezioni che, rinvii permettendo, si terranno entro inizio maggio.

“Una squadra che ha lavorato bene -ha affermato il presidente Francesco Rucco– senza logiche di parte e con l’unico obiettivo di fare il bene del territorio. Abbiamo collaborato con gli amministratori locali, tutti, prestando attenzione alle esigenze e alle necessità di tutto il vicentino. Lo testimoniano i 31 milioni di euro di investimenti per il 2021, a cui si aggiungono 42 milioni di euro di opere in via di realizzazione. Questo significa lavoratori occupati, stipendi pagati e, a lavori finiti, infrastrutture a servizio dei cittadini. Ogni cantiere che si apre è ossigeno per l’economia e mai come in questo periodo l’economia in affanno ha bisogno di ossigeno.”

Al consigliere Marco Guzzonato il compito di ricordare il quinto anniversario della scomparsa in Egitto di Giulio Regeni. Braccialetto al polso e striscione appoggiato sul tavolo, il consigliere si è fatto portavoce della Provincia di Vicenza nella richiesta di verità e giustizia.

Ad entrare nel dettaglio del bilancio è stato il consigliere delegato Carlo Dalla Pozza.

Il Covid non ha creato particolari difficoltà all’Ente, né dal punto di vista operativo, visto che la struttura ha sempre garantito i servizi al territorio, né finanziario, visto che la diminuzione di entrate sull’imposta di trascrizione delle auto legata ai minori acquisti di auto nel 2020 sarà colmata da una previsione di aumento dovuta ai corposi incentivi statali.

Questo permette di mantenere invariate le tariffe delle imposte, per non appesantire il carico su cittadini che già devono far fronte alle difficoltà causate dalla pandemia. Non solo. Per venire incontro alle attività economiche che occupano stabili della Provincia, si prevede la riduzione del 30% del canone di locazione commerciale per il 2021. Si tratta, infatti, perlopiù di bar nelle stazioni del trasporto pubblico che hanno fortemente patito il drastico utilizzo dei mezzi pubblici da parte dell’utenza.

I pagamenti a fornitori e prestatori di servizi sono puntuali e regolari. E non è banale, in uno Stato dove lavorare per la pubblica amministrazione significa spesso dover attendere tempi biblici per i compensi. Non a Vicenza e non per la Provincia, che onora le scadenze nel rispetto dei lavoratori.

Anche per il 2021, e per gli anni seguenti, continua l’impegno all’abbattimento del debito, con una media di circa 4milioni all’anno. Si passa da 37,43 milioni di euro del 2020 a 33,08 milioni di euro nel 2021.

Gli investimenti ammontano a circa 31 milioni di euro (30,91 per la precisione).

Una cifra importante, destinata perlopiù a strade e scuole, che rappresentano le due voci più consistenti del bilancio. Altri fondi saranno a disposizione a metà anno, quando verrà approvato il conto consuntivo e si avrà certezza dell’avanzo di amministrazione da destinare ad ulteriori investimenti.

Nel 2021, e fino al 2034, si può contare su 7,5 milioni di euro annui (già compresi nei 31) che lo Stato destina alla messa in sicurezza di strade e ponti. Dal prossimo anno si aggiungeranno 16 milioni di euro, sempre provenienti da Roma, per la sicurezza delle scuole.

Ai 31 milioni di euro per nuove opere si devono aggiungere 42 milioni di euro che corrispondono ad opere finanziate e in via di realizzazione sul territorio. Sono fondi impegnati e già destinati lo scorso anno o negli anni precedenti e che finanziano opere che stanno proseguendo nell’iter della loro realizzazione. Solo per fare qualche esempio, c’è la nuova viabilità di Debba (7 milioni di euro), l’ampliamento del liceo Corradini a Thiene (2,5milioni di euro), l’ampliamento dell’istituto Parolini di Bassano del Grappa (4,5milioni di euro), la variante alla strada provinciale 246 con prosecuzione in sinistra Agno tra Brogliano e Trissino (7 milioni di euro).

Nella logica della Casa dei Comuni, la Provincia si mette a disposizione dei Comuni vicentini e fornisce assistenza in molti settori. Questo significa, per i Comuni, poter contare su alte professionalità senza gravare su bilanci che sono sempre in sofferenza.

L’ufficio Avvocatura della Provincia ha costituito l’Avvocatura Unica Provinciale a cui aderiscono 59 Comuni.

La Stazione Unica Appaltante gestisce gare d’appalto per 85 Enti, tra cui 73 Comuni (di cui 67 Comuni Vicentini, 4 Veronesi e 2 Bellunesi) e altri enti, come Unioni Montane, Esu, Ipab.

L’ufficio Ambiente offre assistenza ai Comuni vicentini per le procedure, molto complesse, che riguardano i siti inquinati.

Sempre a proposito di sinergia, la Provincia coordina la Rete Bibliotecaria Vicentina, a cui aderiscono 91 Comuni, che offre a tutti i vicentini, da quelli che abitano nel capoluogo a chi abita nelle contrade di montagna, di poter accedere allo stesso patrimonio librario e alle stesse opportunità culturali.

Lo stesso Patto per il Lavoro Vicentino è i risultato di un lavoro di squadra che ha moltiplicato le opportunità a vantaggio di tutti.

Ma di esempi ce ne sono tanti, perché sempre più la Provincia sta assumendo il ruolo di coordinamento dei Comuni, per fare squadra, per offrire a tutti i cittadini del territorio le stesse opportunità, per portare avanti interessi ed esigenze sovracomunali.