Asiago, ordinanza per limitare l’uso dell’acqua potabile. Rigoni Stern: “Obbligo anche morale nei confronti delle generazioni future”

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Montagna Veneta. Nella foto: Panorama Asiago (Wikipedia)

Anche il Comune di Asiago ha emesso una propria ordinanza per limitare l’uso dell’acqua potabile in relazione al periodo di grave crisi idrica che il territorio, regionale e nazionale, sta attraversando. Un provvedimento che si inserisce inoltre nello Stato di Emergenza proclamato e con il commissariamento dell’emergenza idrica per la Regione del Veneto, del quale è stato automaticamente investito il Governatore Zaia (leggi qui e qui).

“La grave situazione di carenza idrica – spiegano dal Municipio di Asiago – determinata dalla perdurante riduzione dei fenomeni piovosi e delle precipitazioni atmosferiche, ha portato alla sigla dell’ordinanza N. 93 del 27-07-2022 del Comune di Asiago ‘Risparmio idrico e limitazioni utilizzo dell’acqua potabile dell’acquedotto per usi diversi dal consumo umano ed igienico-sanitario'”.

I cittadini sono chiamati a rispettare le misure urgenti disposte dall’ordinanza del sindaco che saranno in vigore da oggi 27 luglio fino al 31 agosto 2022.

“Un corretto uso delle risorse naturali rappresenta un obbligo anche morale nei confronti delle generazioni future. L’acqua è una risorsa essenziale per la vita – afferma il Sindaco della Città di Asiago, Roberto Rigoni Stern – e deve essere salvaguardata da possibili sprechi, in particolare durante la stagione secca quando aumenta la criticità rispetto all’utilizzo delle risorse idriche”.

Nel dettaglio si stabilisce di non utilizzare l’acqua per il lavaggio di cortili e piazzali, lavaggio privato di veicoli a motore (con esclusione degli autolavaggi); per alimentare fontane ornamentali, zampilli, piscine, etc., qualora non dotati di dispositivi per il riciclo artificiale dell’acqua, per l’irrigazione/innaffiamento di giardini e prati, fatto salvo non venga dimostrato agli organi di vigilanza che si utilizzi l’acqua da fonti indipendenti, quali ad esempio il recupero dell’acqua piovana; per le aree ortive il divieto di prelievo dalla rete idrica dalle ore 10.00 alle ore 19.00; il riempimento delle piscine, sia pubbliche che private, nonché il rinnovo anche parziale dell’acqua, è consentito esclusivamente previo accordo scritto con il gestore della rete di acquedotto.

È consentito l’uso dell’acqua esclusivamente per normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte quelle attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile. Si richiede ai cittadini di ridurre i consumi domestici di acqua ed evitare inutili sprechi.