Coronavirus e sanificazione border line studi legali con Ozono da parte di Trev (Aim), l’esperto Asproso a Rucco: un business discutibile

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Ieri, giovedì 7 maggio – è scritto in una Domanda di Attualità di Ciro Asproso – l’Ordine degli Avvocati di Vicenza ha diramato un’informativa riguardo alla disinfezione dei locali degli Studi professionali mediante “ozono-sanificazione”, per limitare la diffusione del contagio da Covid-19. Nella lettera si legge, tra l’altro, che “la sanificazione a base di ozono elimina il 99% di batteri, pollini ed acari redendo inattivi i virus e abbattendo la carica microbica presente in aria e sulle superfici”.

Nel mio lavoro mi occupo anche di Sicurezza e so per certo che il trattamento con l’ozono, per quanto di gran moda, desta forti perplessità tra gli addetti ai lavori. Si tratta di un gas molto efficace in ambito alimentare, per sanificare l’acqua e per contrastare la legionella, ma negli ambienti interni andrebbe usato con riserva.

Infatti, la direzione centrale di Sanità del Ministero dell’Interno, in una nota del 7 aprile u.s., ribadisce: “l’assenza di evidenze nella letteratura scientifica sull’efficacia dell’ozono quale presidio per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da Sars-CoV-2. Di conseguenza i dispositivi di disinfezione mediante ozono, al momento non sono da ritenersi efficaci”, mentre tra i disinfettanti capaci di inattivare il virus si individuano: “l’etanolo al 70% (alcol etilico), il perossido di idrogeno al 0,5% (acqua ossigenata), l’ipoclorito di sodio al 0,1% (candeggina, varechina).

Precisato che:
– a differenza delle Aziende, gli Studi professionali non sono obbligati alla sanificazione degli ambienti;
– l’Ordine degli Avvocati ha tutto il diritto di sottoscrivere una Convenzione con chicchessia per favorire i propri associati.

Vengo al nocciolo dell’Interrogazione: la Ditta individuata per la disinfezione è la TreV AMBIENTE Srl, una Società del gruppo AIM amministrata dall’ing. Massimo Toniolo, socio unico il Comune di Vicenza. La TreV AMBIENTE Srl (si apprende dal sito web) si candida a fornire servizi di consulenza per aziende, studi professionali e attività commerciali-artigianali, consentendo di ripartire in piena sicurezza dopo il periodo di “lockdown” e assolvendo a tutte le incombenze di legge.

Considerato che: l’ozono non è ancora autorizzato in ambito civile, poiché non è classificato né come biocida, né come presidio medico-chirurgico e l’iter di approvazione non si è affatto concluso; per la sanificazione è necessario l’utilizzo di macchine professionali, come i compressori,

si CHIEDE al Sindaco:

1) Quali costi ha comportato per l’Azienda la scelta di investire sull’ozono?
2) Si era al corrente delle disposizioni impartite dal Ministero dell’Interno, delle mancate autorizzazioni, delle limitazioni imposte al suo utilizzo, e delle perplessità espresse dagli operatori del settore?

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