Covid in crociera, Codici: “chiediamo il risarcimento per tutti i crocieristi di Msc Grandiosa”

369
Msc Grandiosa
Msc Grandiosa

Continuano, segnate da un tono sempre più preoccupato, le segnalazioni all’associazione Codici sulla crociera con Msc Grandiosa dopo il focolaio Covid esploso a bordo la scorsa settimana. Alle proteste di chi ha deciso di rinunciare ad imbarcarsi preoccupato dalla situazione contagi si sono aggiunte quelle di chi si trova a bordo e sta effettuando una vacanza condizionata dal virus e fortemente limitata.

“Abbiamo deciso di avviare un’azione che riguarda tutti quelli che hanno acquistato una crociera con la Msc Grandiosa per questo periodo – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e ci riferiamo sia a chi ha scelto di rinunciare alla vacanza, temendo per la propria salute, sia a chi è partito, convinto dalle rassicurazioni fornite dalla compagnia. Le garanzie di regolarità della crociera, però, si stanno scontrando con una realtà che a nostro avviso è ben diversa da quella tracciata da Msc, come testimoniano i racconti di chi è a bordo”.

“Stiamo ricevendo decine e decine di segnalazioni – afferma nel comunicato che pubblichiamo Stefano Gallotta, Responsabile del settore Trasporti e Turismo dell’associazione Codici – e il filo conduttore è lo stravolgimento della vacanza determinato dal focolaio scoppiato. È stata una settimana da incubo. Alla paura per i contagi si sono sommati i disagi provocati dal drastico cambio di programma della crociera. In occasione delle tappe di Genova e Civitavecchia non è stato possibile lasciare la nave, a Palermo è stata organizzata solo un’escursione in pullman senza poter scendere, a Malta le autorità non hanno accettato la nave a causa del focolaio Covid a bordo e la situazione non è di certo migliorata in occasione degli ultimi scali. Considerando l’alto tasso di contagiosità del virus non era difficile immaginare uno scenario del genere ed è per questo che abbiamo da subito contestato la linea adottata da Msc, che ha sostenuto era tutto regolare e quindi non erano previsti rimborsi. Non è così, questa non è una vacanza, è un supplizio. Ci sono persone che stanno vivendo ore di angoscia, anche perché non tutte erano a conoscenza di quanto si era verificato a bordo o avevano compreso la gravità della situazione. È per questi motivi che abbiamo avviato un’azione con cui chiediamo una forte riduzione del prezzo ed il risarcimento del danno per i crocieristi”.

È possibile richiedere l’assistenza dell’associazione Codici telefonando al numero 06.55.71.996, scrivendo all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org o inviando un messaggio al numero WhatsApp 338.48.04.415.