Dl Covid è legge: green pass valido 12 mesi, rinvio cartelle esattoriali

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Ieri sera è arrivato il via libera definitivo del Senato al decreto legge sul dl Covid, che introduce il Green pass (il primo dl sul tema). L’aula di Palazzo Madama ha approvato la fiducia posta dal Governo sul testo approvato dalla Camera con 189 sì, 32 no e 3 astenuti. Modifiche al perimetro di utilizzo del green pass e alcune proroghe di misure già in essere, come la possibilità di somministrazione, presso le farmacie e altre strutture sanitarie, di test antigenici rapidi a prezzi contenuti

Sono alcune delle novità introdotte alla Camera, unico ramo del Parlamento dove sono arrivate modifiche, al dl Covid, il provvedimento approvato lo scorso luglio dal Governo con il quale, tra l’altro, si è prorogato lo stato di emergenza al 31 dicembre 2021 e introdotto il sistema del green pass. Il dl aggiorna inoltre i parametri in base ai quali si determina il colore delle Regioni per l’applicazione di misure differenziate rispetto a quelle valide per la generalità del territorio nazionale tenendo conto – anche questa volta, ma a percentuali modificate rispetto alla normativa previgente – del parametro dell’incidenza dei contagi rispetto alla popolazione complessiva e del tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva.

Durante l’esame a Montecitorio non sono mancati i momenti di tensione, in alcuni casi molto alta. La Lega, infatti, ha prima provato in commissione a cancellare e limitare l’utilizzo del certificato verde e poi, dopo aver ritirato i propri emendamenti in aula come tutta la maggioranza, ha votato alcuni emendamenti di FdI sempre per delimitare il perimetro del green pass. Al Senato – dove il provvedimento è stato licenziato con il voto di fiducia – il partito di Matteo Salvini non ha presentato emendamenti, ma ha riproposto gli stessi ordini del giorno presentati a Montecitorio.

GREEN PASS

Il provvedimento subordina al possesso della certificazione verde l’accesso a una serie di servizi: ristorazione in qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, se al chiuso; alla Camera è stato specificato che il possesso del green pass non si applica per i servizi di ristorazione all’interno di alberghi e di altre strutture ricettive, qualora tali servizi siano riservati esclusivamente ai clienti alloggiati; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche se all’interno di strutture ricettive e, in ogni caso, limitatamente alle attività al chiuso. E ancora: sagre, fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento. Una norma inserita in commissione specifica che, per i centri termali, sono in ogni caso consentiti gli accessi necessari all’erogazione delle prestazioni rientranti nei Lea o allo svolgimento di attività riabilitative o terapeutiche; centri culturali e centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia; quest’ultima esclusione comprende anche i centri estivi e le attività di ristorazione degli stessi centri educativi; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò (anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente); feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, come stabilito in commissione; concorsi pubblici.

Sempre durante l’iter alla Camera è stato allungato il periodo di validità della certificazione verde, da 9 a 12 mesi.

Novità anche per le visite nelle Rsa. Si è stabilito che la possibilità di visita da parte dei familiari degli ospiti di strutture di ospitalità e di lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani anche non autosufficienti, è consentita mediante certificazione verde con cadenza giornaliera e che gli stessi sono ammessi anche a prestare assistenza quotidiana nel caso di ospiti non autosufficienti, a condizione che siano assicurate idonee misure di protezione individuale.

TAMPONI RAPIDI IN FARMACIA A PREZZI CALMIERATI FINO AL 30 NOVEMBRE

Allungato al 30 novembre 2021 il termine in cui è consentita la somministrazione, presso le farmacie e altre strutture sanitarie, di test antigenici rapidi a prezzi contenuti. Per la misura è stata autorizzata una spesa di 45 milioni di euro.

PROROGA DEROGA ESERCIZIO PROFESSIONI SANITARIE

Prorogato al 31 dicembre 2022 il regime di deroga già previsto dalla normativa vigente per le qualifiche professionali sanitarie e degli operatori sociosanitari. La misura consente di esercitare, in via temporanea, su tutto il territorio nazionale, con qualifiche conseguite all’estero e regolate da specifiche direttive dell’Unione europea, anche in strutture sanitarie private o accreditate, purché impegnate nell’emergenza da Covid-19.

PROCESSO AMMINISTRATIVO DA REMOTO

Prorogata la possibilità di svolgere nell’ambito del processo amministrativo, fino al 31 dicembre 2021, la trattazione da remoto delle cause per cui non è possibile la presenza fisica in udienza di singoli difensori o, in casi eccezionali, di singoli magistrati, limitatamente a situazioni eccezionali correlate a provvedimenti assunti dalla pubblica autorità per contrastare la pandemia da Covid-19.

NOVITÀ ANCHE SUL FISCO

Via libera anche a un ordine del giorno a prima firma FdI che impegna il Governo a rinviare e dilazionare le cartelle esattoriali. L’ultimo rinvio era scaduto a fine agosto e da settembre erano ripartite le notifiche. L’ordine del giorno prevede inoltre l’impegno per una nuova disciplina della riscossione dei debiti iscritti a ruolo (la cosiddetta rottamazione quater), anche attraverso meccanismi deflattivi del contenzioso tributario e di definizione delle liti pendenti e prorogando il termine di validità degli interventi temporanei introdotti alla fine dello scorso anno. E ancora: a valutare di sospendere gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati dall’agente della riscossione o dagli altri soggetti affidatari della riscossione previsti dalla legge.

Fonte Public Policy