Giovanni Coviello, candidato al Senato di Insieme: le linee guida su sicurezza, accoglienza, risparmio, lavoro e pensioni anche per… Daniela Sbrollini

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Nell’avvicinarsi della scadenza elettorale focalizzo e sintetizzo 4 punti del programma della Lista Insieme Italia Europa (Psi, Verdi, Area Civica e prodiani) a cui tengo particolarmente e su cui vigilerò anche nei confronti degli eletti della coalizione, nel mio caso Daniela Sbrollini alla cui candidatura nell’uninominale al Senato concorreranno i voti che Insieme otterrà nel mio collegio Veneto 2 (Vicenza, Padova e Verona) anche grazie al mio impegno.

1 Sicurezza e accoglienza: siamo per l’accoglienza nel rispetto delle leggi che vengono disattese anche per una burocrazia troppo lenta che favorisce chi intorno all’immigrazione fa business (in primis cooperative e alberghi). I 5.5 miliardi che vengono spesi dallo Stato potrebbero gradualmente essere destinati a un’accoglienza gestita dal settore pubblico in edifici pubblici con conseguente aumento di un’occupazione dignitosa senza sfruttamenti e col recupero di spazi abbandonati. L’accelerazione poi dei tempi per stabilire il diritto o meno alla permanenza in Italia e/o in Europa (per legge tali tempi non devono superare i sei mesi mentre ora sono in media di diciotto mesi) ridurrebbe le spinte a delinquere di soggetti da espellere prelevando fondi dal denari risparmiati convogliandoli su operatori e strutture pubbliche non speculative che non spingano ad allungare i tempi per i propri profitti

2 Tutela del risparmio: il rimborso ai soci di BPVi e Veneto Banca di quanto a loro truffato dalle precedenti gestioni e dai mancati controlli degli organi preposti è dovuto costituzionalmente come da articolo 47. Tutti i parlamentari eletti, secondo me, devono, però, impegnarsi a convogliare nel “Fondo di rimborso per le vittime di reati finanziari” già istituito i due e passa miliardi di depositi dormienti oggi nella disponibilità di un fastidioso e ulteriore business delle banche ma non di loro proprietà. Se è giusto che paghino per le loro responsabilità, ove accertate i Cda, i sindaci, i revisori delle banche e poi Bankitalia, Consob e Intesa Sanpaolo per l’affare fatto acquisendo a costo zero le attività senza essere chiamata, se non per ora a Roma, a rispondere delle passività, come è normale e legale in tutte le situazioni aziendali analoghe, queste fonti di rimborso richiederebbero tempi e procedure lunghissime. Si prelevi quindi dai fondi dormienti il loro competo ammontare e lo si giri ai soci truffati, salvo poi integrare i rimborsi o i diritti dello Stato con i danni eventualmente accollati alle altre entità citate.

3 – Lavoro: il nostro programma prevede la priorità di questo punto e l’incrementabilità delle opportunità e della qualità del lavoro grazie anche alla green economy. Ma è indubbio che un significativo incremento dell’occupazione con i relativi effetti positivi sul Pil e sulla riduzione del debito pubblico passi anche se non soprattutto dal rafforzamento del progetto di un’Europa vera ma giusta, che quindi uniformi nel tempo più rapido possibile le regole fiscali e quelle del lavoro per non far accedere tutti i Paesi ai vantaggi dell’unione ma rendendo soprattutto quelli della vecchia Europa dell’Est troppo competivi con gli altri, come l’Italia, per i loro bassi costi complessivi che non fanno che attirare verso di loro le aziende che oggi operano nel nostro Paese (vedi i casi Embraco e qui da noi Lovato)

4 – Pensioni: questo tema non può essere affrontato disgiuntamente da quello del lavoro. Solo un incremento consistente dell’occupazione potrà rimpinguare le casse contributive spolpate negli ultimi decenni del 1900 da politiche volte a favorire ogni tipo di prepensionamento a puro scopo di ottener consensi elettorali e senza una programmazione che tenesse conto degli effetti drammatici che stiamo ora subendo per quel “consenso di scambio”. Se vanno azzerati o ridotti i privilegi delle varie caste, questo è eticamente giusto e indilazionabile ma non è risolutivo dell’enorme problema in via di esplosione che il recupero di qualche centinaio di milioni può solo alleviare molto modestamente. Sarebbe e deve, invece, essere fatto ogni sforzo per comprimere fino ai livelli fisiologici i costi che valgono centinaia di miliardi per l’evasione/elusione delle tasse e per la corruzione che, dopo tangentopoli, non ha trovato un freno ma, anzi, è arrivata a livelli scandalosi e, purtroppo, sempre più generalizzati e tali da rendere impossibile o inefficace ogni tentativo di stabilire regole di tassazione più equa ma da far rispettare a tutti..

Si vede chiaramente, però, che tutte le precedenti tematiche, che sono solo una parte, sia pur significativa della rifondazione di un’Italia sempre più sull’orlo del baratro, per produrre esiti positivi non possono che essere affrontate tutte insieme e da tutti insieme.

Giovanni Coviello

Candidato al Senato Collegio Veneto 2 per Insieme (Psi, Verdi e Area Civica)
Coordinatore cittadino Psi Vicenza