Indennizzi FIR al 40%, Enrico Cappelletti (M5S): “Governo si fa bello con soldi stanziati da Conte” 

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On. Enrico Cappelletti (M5S)

L’onorevole vicentino del M5S Enrico Cappelletti fa polemica sull’aumento al 40% degli indennizzi FIR ai risparmiatori truffati dalle banche. Come riferito da queste pagine nelle scorse ore, la Camera dei Deputati ha approvato il decreto legge Enti Locali e, con esso, l’aumento delle risorse da corrispondere a titolo di indennizzo ai correntisti coinvolti nel crac di alcuni istituti di credito, tra cui Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

“Ormai siamo arrivati alla menzogna come leit motiv costante della vita del Governo Meloni“, dichiara in merito Capelletti che pure – va ricordato – proprio sul tema si è speso portando attenzione istituzionale e presentando in legge di bilancio un Ordine del Giorno che chiedeva al Governo di dare attuazione alla legge sul FIR (leggi qui).

Ma la polenica non è sullo sblocco di queste risorse, bensì sull’attribuzione della paternità del risultato.

“La maggioranza – prosegue il parlamentare vicentino pentastellato – in queste ore si sta beando per l’incremento al 40% degli indennizzi del Fir previsti per gli azionisti truffati dalle banche, incluso con un emendamento nel Dl Enti Locali.

Sarebbe a prima vista una notizia positiva, peccato però che parliamo pur sempre dell’aumento dell’acconto, i cui stanziamenti furono previsti dal Governo Conte ormai quattro anni fa per i risparmiatori truffati di Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara.

Quindi, non c’è alcuna nuova risorsa, a differenza di quello che tutto il Centrodestra sta facendo credere ai cittadini. Nella realtà questo provvedimento, che arriva dopo 8 mesi di battaglie di M5S e associazioni, è la conferma dell’incapacità di questo governo di corrispondere il saldo, a cui i risparmiatori truffati hanno diritto”.