La Biennale di Venezia: dal 23 settembre al 10 novembre al Parco Albanese la mostra “Electro. Elettronica visioni e musica”

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Comune di Venezia
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Installazioni musicali e visive anche interattive, strumenti iconici, dispositivi sperimentali, opere d’arte contemporanea, audiovisivi fotografici (diaporama): al Parco Albanese va in scena la musica elettronica con “Electro. Elettronica visioni e musica”, una mostra organizzata dalla Biennale di Venezia – Centro Informatico Musicale Multimediale (CIMM) – in collaborazione con la Philarmonie de Paris, visitabile fino al 10 novembre al Centro civico all’interno del parco. L’esposizione è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa, preceduta da una visita in anteprima alla mostra, alla quale sono intervenuti il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, il direttore del Settore Musica della Biennale, Ivan Fedele, e il curatore Jean Yves Leloup. Presenti inoltre la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, gli assessori alle Politiche giovanili, Simone Venturini, e alla Sicurezza urbana, Giorgio D’Este, la presidente della Commissione consiliare Cultura, Giorgia Pea, e il consigliere delegato all’Innovazione e alla Smart City, Luca Battistella.

Prologo al 63. Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale, in programma a Venezia dal 27 settembre al 6 ottobre, “Electro” ripropone alcuni momenti della stessa esposizione presentata fino all’agosto di quest’anno alla Cité de la Musique a Parigi. In uno spazio di 600 metri quadri reinventato per l’evento, si accompagna il visitatore in un viaggio esperienziale alla scoperta della musicale elettronica con la colonna sonora di Laurent Garnier e la scenografia di 1024 Architecture. “Una mostra – ha sottolineato Baratta – che raccoglie la sfida del mondo contemporaneo di dare forma visiva ai suoni, un esercizio di connessione tra ciò che vediamo e ciò che sentiamo”. ” ‘Electro’ – ha poi evidenziato Leloup – non vuol essere una mostra storica, ma un modo per cogliere l’energia di questo genere musicale, inventando un nuovo modo di ascoltare la musica insieme”. Tra le motivazioni che hanno portato all’allestimento della mostra – ha quindi aggiunto Fedele – “l’offrire opportunità di sperimentazione e di ricerca musicale e il desiderio non di parlare dei giovani ma di far parlare i giovani”.

“Una mostra – ha evidenziato il sindaco Brugnaro – che parla il linguaggio dei giovani e che costituisce un ulteriore tassello del progetto per dare nuova vita all’area del parco Albanese, che ha una naturale vocazione giovanile, sul quale stiamo lavorando da tempo”. Il primo cittadino ha quindi ricordato le numerose attività portate avanti dall’Amministrazione comunale nella zona in difesa della legalità, l’abbattimento dei “cubi”, strutture in cemento diventate luogo di spaccio e delinquenza, i lavori per rendere agibile l’edificio che ospita il teatro del parco: “In questa città – ha evidenziato – sono aperti cantieri di lavori pubblici per 365 milioni di euro: non grandiosi progetti, ma opere necessarie e utili, ‘cuciture’ che servono a rendere di nuovo comprensibile l’idea di un territorio che è fatto di acqua e di terra insieme. Se non si capisce la terraferma non si capisce Venezia”.

Nel corso dell’esposizione si svolgeranno anche incontri sulla cultura dancefloor, la sua storia e i suoi sviluppi; saranno inoltre organizzati dj set nei weekend condotti da artisti e musicisti elettronici, con il contributo dei tutor e dei giovani partecipanti al workshop per dj promosso dal CIMM. della Biennale.

Per maggiori informazioni: https://www.labiennale.org/it/news/electro-elettronica-visioni-musica-una-mostra-alla-biennale-cimm
Attività didattiche e visite guidate per gruppi, adulti e scuole: prenotazione obbligatoria scrivendo a promozione@labiennale.org

Venezia, 23 settembre 2019