La defenestrazione di Dalla Pozza, Francesco Rucco: cartina di tornasole del fallimento e ipoteca sulla credibilità di Dalla Rosa

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Come si fa a credere alle parole di Otello Dalla Rosa – scrive nella nota che pubblichiamo Francesco Rucco Candidato sindaco di Vicenza – che promette il non inserimento in giunta di Antonio Dalla Pozza? Siamo alla stessa messa in scena che abbiamo già visto in passato quando l’ormai ex assessore alla viabilità dichiarava in pompa magna il suo abbandono dell’agone politico, salvo poi rivedercelo nella lista del Partito Democratico, lo stesso partito di Dalla Rosa. Leggere poi la ricetta del vincitore delle primarie sulla mobilità ci fa capire che sta, ancora una volta, percorrendo la strada sbagliata.
A Vicenza non servono ricette complicate per problemi semplici, serve la capacità di un’Amministrazione che abbia una vera e più ampia idea di città, dopo che la coalizione uscente ha evidentemente fallito e, per questo, non è candidabile ad assicurare il cambiamento”

Cambiare il sistema dei parcheggi, parlare di sicurezza dei pedoni, pensare all’utilizzo di un mobility manager, elencare soluzioni fantasiose e descrivere l’impegno e lo studio che il centrosinistra garantirà agli elettori se avrà il compito di governare ancora la città è la solita retorica che abbiamo subito in tutti questi anni e che non ha prodotto alcuna reale svolta.

Le strade sono piene di buche, la sosta ha costi proibitivi, le piste ciclabili sono state realizzate in gran parte con un approccio dogmatico e privo di qualunque buon senso, l’arrivo alla Stazione è sempre problematico, come si fa a fidarsi di chi ha creato tutti questi problemi e non ne ha risolto uno? La candidatura di Dalla Pozza evidenzia un’ipocrisia di fondo che identifica in Dalla Pozza il “compagno che sbaglia” ma che rimane comunque in campo e, ne siamo certi, qualunque ruolo avrà in futuro sarà in grado di condizionare l’eventuale sindaco Dalla Rosa.”

Noi non ci affideremo a costosi manager o ad ampollosi studi sulla mobilità andando a gravare la città di ulteriori spese, ma partiremo da un obiettivo molto chiaro, che si chiama semplificazione, perché attraversare la città deve essere semplice, non impossibile come adesso, parcheggiare deve essere semplice, le tariffe devono essere quelle di una città delle nostre dimensioni, non quelle di Capalbio, i manager devono essere messi a disposizione di una visione di città che solo la politica, non i tecnici, riesce ad esprimere perché è la rappresentazione della volontà popolare.

Quando Dalla Rosa va sul tecnico dimostra tutta la sua insufficienza di visione, perchè qualsiasi tecnico, anche il più bravo del mondo, deve avere un indirizzo da chi guida l’Amministrazione con il mandato popolare di risolvere i problemi dei cittadini, di rendere la città più vivibile. Del resto si sa, quando la politica abdica ai tecnici significa che ha esaurito il suo serbatoio di idee.

Dalla Pozza non doveva essere candidato perché è diventato, probabilmente suo malgrado, la rappresentazione dell’incapacità del centrosinistra di occuparsi e risolvere i problemi della mobilità.

Francesco Rucco
Candidato sindaco di Vicenza