Avere un figlio, ma non un tetto: il paradosso delle madri in povertà

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Paradosso della madri in povertà
Paradosso della madri in povertà

Ci sono sempre più madri che partoriscono in ospedali senza avere un posto dove andare dopo la loro uscita. Questo fenomeno colpisce in particolare gli istituti della regione Île-de-France.

Si tratta della storia di Mariam D., una donna incinta che è fuggita dal suo paese natale dopo la morte del marito e in seguito ad un matrimonio forzato con il cognato. Mariam ha scoperto di essere incinta in Tunisia, poco prima di attraversare il Mediterraneo per arrivare in Francia. La giovane madre ha dovuto dormire per strada e nelle stazioni ferroviarie, prima di essere aiutata da un passante ed essere accolta all’ospedale Delafontaine, a Seine-Saint-Denis. Mariam è rimasta in reparto maternità per più di un mese, molto più a lungo dei tre o sei giorni regolamentari, perché non aveva un posto dove soggiornare. Questa situazione è purtroppo comune in molte maternità della regione Île de France.

Un’associazione, La Main Tendue, ha aperto tredici camere per le madri e i loro neonati, nonché per i papà e gli altri figli, in edifici dismessi di un ospedale psichiatrico a Neuilly-sur-Marne. Tre giorni dopo la sua apertura a gennaio, tutti i posti erano occupati.

L’aumento della domanda di alloggio per madri e figli è preoccupante. Le giornate dei residenti sono lunghe, scandite da uscite per recuperare prodotti di prima necessità presso associazioni caritative. Spesso i padri ospitati partono durante il giorno per lavorare in nero.

Il numero di donne incinte o in uscita dalla maternità senza soluzione di alloggio è in aumento, secondo il rapporto della Fondazione Abbé-Pierre. In Île-de-France, le madri rappresentano il 5,8% delle persone senza tetto nel 2010 contro il 22,8% nel 2021. Alcune donne cercano di rimanere incinte appositamente per avere una possibilità di ottenere una soluzione di alloggio, per cui per molte la gravidanza non è desiderata. La saturazione del sistema di accoglienza d’emergenza viene messa in evidenza: fino al 19 dicembre 2022, 4.029 famiglie sono state rifiutate dal 115, di cui 1.172 bambini e 335 con meno di tre anni. La maggior parte delle donne incontrate dall’associazione Agir pour la santé des femmes sono di origine africana, hanno tra 20 e 30 anni e sono fuggite dalla morte nel loro paese.

di Maria Rosa Porcelli della 4AL del Liceo Linguistico “Da Vinci” di Bisceglie.

Qui la versione dell’articolo in francese.