Marmolada, 2 nuovi riconoscimenti. Sale a 6 il numero delle vittime identificate

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Marmolada. soccorso alpino alla ricerca di dispersi

Marmolada: sono sei le vittime identificate dai familiari, tra i nove corpi recuperati dopo il crollo del seracco. Due nuovi riconoscimenti sono stati, infatti, effettuati questa mattina a Canazei. Si tratta di cittadini di nazionalità ceca.

Le persone – tutte di nazionalità italiana – reclamate dai familiari che risultano ancora disperse sono attualmente cinque, in attesa dei riscontri scientifici del Reparto investigativo speciale dell’Arma dei carabinieri. Ad oggi sono sette i feriti coinvolti nel tragico evento di domenica scorsa che si trovano ricoverati in strutture ospedaliere, dei quali tre in
Veneto e quattro in Trentino.

Gli aggiornamenti sono stati comunicati dai Presidenti della Regione del Veneto, Luca Zaia, e della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, al termine della riunione di coordinamento che si è svolta presso il centro di Protezione Civile a Canazei.

I parenti delle vittime ceche sono stati accolti in Val di Fassa dal console ceco a Milano Jiri Kudela e dai Presidenti Zaia e Fugatti, che hanno espresso loro il cordoglio delle comunità locali.

Oggi, i soccorritori hanno recuperato altri resti delle vittime sotto la frana della Marmolada e apparterrebbero ad una decima vittima. Resta ancora un disperso per il quale proseguono le ricerche.

Il bilancio di questa tragedia è pressoché definito – ha detto Zaia ai cronisti -: ci sono undici persone tra i deceduti e i dispersi. Ad oggi l’identificazione degli otto deceduti riguarda tre veneti identificati e una trentina. Dei feriti, sette (tre dei quali in Veneto) sono ancora in ospedale e un paio sono gravi”.

Per quanto riguarda le ricerche, proseguiranno ad oltranza in quota per non lasciare nulla di intentato. Dopo le verifiche via terra con i cani da ricerca, stanno proseguendo i sorvoli dell’area del distacco con i droni per individuare eventuali nuovi reperti, che vengono puntualmente georeferenziati anche al fine di chiarire la dinamica del distacco e il movimento della massa di ghiaccio e roccia precipitato per oltre 2 chilometri lungo la parete nord della Marmolada.

L’auspicio espresso dal Presidente Zaia e condiviso con il Presidente Fugatti è che venga aperto un tavolo nazionale per la definizione di eventuali nuove regole per l’accesso degli escursionisti ai ghiacciai, elaborate sulla base delle informazioni tecniche raccolte sul campo.