Mascherine FCA-Arcuri “puzzolenti e non filtranti”, l’ultimo caso nel Trevigiano. Zanettin (FI): “ritirarle”. Covolo (Lega): “non si scherza con salute ragazzi”

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Mascherine FCA Arcuri
Mascherine FCA Arcuri

Poco meno di un anno fa le mascherine erano quasi introvabili e capitava di coprire naso e bocca con una sciarpa per fare la spesa, durante il primo mese di lockdown a causa della pandemia Covid. Poi le mascherine sono diventate di uso comune, perfino griffate, e molte aziende hanno convertito la produzione. Se in Veneto si è discusso molto sulle cosiddette ‘mascherine di Zaia’, oggi fanno un gran parlare in tutta Italia e anche in Veneto (ultimo caso nel Trevigiano) le ‘mascherine di Arcuri’, prodotte da FCA (ex Fiat) e distribuite negli istituti superiori. Il deputato vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin, dopo l’interrogazione presentata due settimane fa, torna sull’argomento in una nota che pubblichiamo.

Pierantonio Zanettin in aula alla Camera
Pierantonio Zanettin in aula alla Camera

E’ scandaloso che mascherine puzzolenti, e che non garantiscono adeguato potere filtrante, siano ancora distribuite ai nostri figli nelle scuole italiane – afferma Zanettin -. L’ultimo episodio è stato segnalato dalla stampa locale nel comune di Paese in provincia di Treviso. Il fenomeno è stato più volte denunciato da trasmissioni televisive di inchiesta, come Striscia la Notizia e Report, e fatto oggetto anche di una mia interpellanza parlamentare, rimasta però priva di riscontro. Le famiglie sono costrette a procurare autonomamente le mascherine ai loro figli, per evitare che il soggiorno a scuola si trasformi in un autentico calvario. Cosa aspetta – conclude Zanettin – il Commissario Arcuri a ritirare dalla distribuzione questo materiale scadente?“.

Silvia Covolo deputata e amministratore locale vicentina della Lega
Silvia Covolo deputata e amministratore locale vicentina della Lega

Abbiamo voluto raccogliere l’opinione anche di un altro deputato vicentino, Silvia Covolo (Lega). “Da molti mesi come opposizione stiamo denunciando le inefficienze della gestione commissariale dell’emergenza, anche attraverso il deposito di interrogazioni sull’operato del commissario Arcuri –  ci spiega Covolo -. La vicenda delle mascherine fornite da FCA è un ulteriore elemento che rafforza la nostra tesi, in ordine all’inadeguatezza di questi asseriti “tecnici”, che stanno facendo solo disastri. Con la salute non si scherza, soprattutto con quella dei nostri ragazzi, già privati della possibilità di frequentare la scuola e di avere una vita sociale e relazionale “normali” (in proposito, ci devono ancora spiegare perché siano stati spesi milioni di euro per i banchi a rotelle e per reperire nuovi spazi scolastici, che non sono valsi ad evitare la DAD, così pregiudizievole per l’istruzione degli studenti). Per fortuna la Procura di Roma e la Procura della Corte dei Conti del Lazio stanno indagando sul caso in esame: confidiamo in una condanna severa, in caso di responsabilità. In pendenza della crisi di Governo l’esecutivo può compiere solo atti di ordinaria amministrazione e, come opposizione, non possiamo depositare interrogazioni: vedremo di attivarci – conclude Covolo – se mai si insidiera’ un nuovo esecutivo”.