Matteo Salvini contro venditori abusivi sulle spiagge per la “sicurezza”: e quella cancellata nei luoghi di lavoro se solo oggi, 26 luglio, è il primo giorno senza morti sul lavoro?

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Leggo la dichiarazione del “minisro” Matteo Salvini: «Finalmente spiagge sicure e ripulite, senza venditori abusivi. A differenza del passato, ai Comuni le risorse necessarie per i controlli: 2 milioni e mezzo di euro per 54 località». Questa è la sicurezza di un ministro dell’interno tutto slogan e propaganda. Adesso, secondo lui, i nemici sono sono i venditori abusivi che determinano l’insicurezza e la sporcizia nelle spiagge. Ma qualcuno può dire a Salvini che la sicurezza, la nostra sicurezza, viene cancellata soprattutto nei luoghi di lavoro.
Che è là che “normalmente” si nuore (sono già 419 le lavoratrici e i lavoratori morti nei luoghi di lavoro da inizio anno) e che per essere sicuri nei luoghi di lavoro non basta la solidarietà di qualcuno qualche volta. E che, se le istituzioni tacciono e non fanno niente non è per questo che nei luoghi di lavoro non si muore più.

Essere più sicuri vuol dire avere un lavoro (e un futuro) garantito, stabile, sicuro e giustamente retribuito.

La “sicurezza” di Salvini è solo “distrazione di massa” di un personaggio attento solamente alla frase ad effetto che faccia dimenticare i veri problemi del paese.
Un politicante che ha bisogno di indicare sempre nuovi nemici che “facciano paura alla gente”.

E Il 26 luglio è successo anche qualcosa di straordinario per il lavoro in Italia oltte ale dichiarazioni di Salvini: non si sono avute notizie di morti nei luoghi di lavoro.
Ricordiamoci questa data (26 luglio 2018) perché è il primo giorno, da troppo tempo, nel quale chi è andato al lavoro ha continuato a vivere.
Quello che è spaventoso, comunque, è che, l’assenza di morti nei luoghi di lavoro, risulta un fatto eccezionale.
Questo perché morire al lavoro e di lavoro è qualcosa diventata abituale. Stupisce quando non avviene.
La normalità è quella del 25 luglio quando i morti sono stati 5.
La normalità è che da inizio anno a ieri le lavoratrici e i lavorati morti nei luoghi di lavoro sono 419.
E questo è spaventoso.