Montecchio Precalcino, terminata seconda fase della bonifica del sito inquinato ex Safond-Martini

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Montecchio Precalcino ex Safond-Martini Silva bonifica fase due berlinese paratoia

La bonifica del sito industriale inquinato di Montecchio Precalcino, ex Safond- Martini oggi Silva, fa registrare un nuovo passo in avanti. La società del Gruppo EcoEridania proprietaria dell’area fa infatti sapere che, di recente, è stata conclusa la realizzazione delle opere provvisionali, avviata a dicembre 2022.

Una ditta specializzata coordinata da professionisti locali ha costruito una paratia conficcando nel terreno 158 pali trivellati dal diametro di 60 centimetri fino alla profondità di 16 metri e di 10 metri nel caso dei 22 pali posti alle due estremità dell’opera definita in gergo tecnico “berlinese”.

Montecchio Precalcino ex Safond-Martini Silva bonifica fase due berlinese paratoiaQuesta seconda fase portata a compimento nella ex Safond-Martini a Montecchio Precalcino viene così spiegata: “I lavori provvisionali portati a compimento erano iniziati nel dicembre 2022, dopo una prima fase, avviata in ottobre, di apertura del cantiere e messa in sicurezza del tratto di asse autostradale A31 Valdastico, che confina con l’area da bonificare. Dopo l’ottenimento da parte di RFI e di Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova delle autorizzazioni necessarie all’avvio dei lavori, la corsia di emergenza dell’infrastruttura viaria era stata chiusa con segnaletica per un tratto di circa 500 metri, permettendo a Silva di avviare la seconda fase dei lavori, ovvero la realizzazione delle opere provvisionali, necessarie per il consolidamento del fronte di scavo a protezione del rilevato autostradale. I 158 pali infissi nel terreno sono collegati tra loro in sommità da un cordolo di cemento armato di dimensioni 140 cm x 70 cm, per uno sviluppo longitudinale di 110 metri, unico elemento oggi visibile dell’intervento realizzato nel sottosuolo (cfr foto allegate al cs)”.

Ora, mancano le opere conclusive, la terza fase della bonifica, come conferma la Silva stessa: “Nel mese di giugno avverrà l’escavo dei terreni contaminati, finalizzato al loro trattamento o al loro smaltimento. La lavorazione dei materiali scavati avverrà tramite un impianto capace di separare la frazione contaminata presente nei terreni. Questa quota verrà smaltita in impianti esterni, mentre la restante parte non contaminata verrà reimpiegata nel sito di Montecchio Precalcino, in un’ottica di economia circolare, successivamente alla loro caratterizzazione presso la migliore struttura certificata.

Sono infatti ora in corso le ricerche volte all’individuazione dei migliori laboratori certificati cui affidare l’attività di analisi dei materiali che saranno prelevati dai terreni interessati dalla bonifica”.