Morti in mare più di 15mila migranti, Cioni (PrimaNoi): scoraggiare le partenze

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Mare Nostrum
Mare Nostrum

Dal 2014 al 2017 sono stati più di 15mila i migranti che hanno perso la vita in mare – ricorda nella nota che pubblichiamo il portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi, Alex Cioni. Così almeno secondo l’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr). “Una vera e propria ecatombe – continua Cioni – verso la quale nessuno può rimanere indifferente e insensibile” .

Alex Cioni
Alex Cioni

Secondo il comitato di Alex Cioni va però ribadito che queste stragi, che non tengono conto di coloro che hanno trovato la morte durante la traversata del deserto del Sahel e in terra ferma, “sono la conseguenza di una stagione politica aperta all’accoglienza dei sedicenti profughi, quando cioè l’Italia come Stato abdicava al proprio ruolo di controllo delle frontiere marittime per lasciare alle Ong e ai trafficanti di esseri umani la gestione dei flussi, favorendo di conseguenza l’organizzazione delle tratte clandestine e le traversate illegali che hanno poi causato la morte di migliaia di persone”.

Il portavoce di PrimaNoi Alex Cioni, quindi, attacca coloro che in queste ore accusano il Governo italiano e il ministro dell’Interno per la “sciagurata morte di 117 persone“, sostenendo che “le accuse sono strumentali e di un cinismo vergognoso, mosse proprio da coloro che hanno sulla coscienza 15mila persone“.

Il Governo non ceda -insiste Alex Cioni- continuando sulla strada della chiusura dei porti italiani alle Ong, essendo questa soluzione l’unica plausibile in questo momento per scoraggiare le partenze e, conseguentemente, per salvare la vita di migliaia di persone”.