Movimento Autonomi e Partite Iva: in mille manifestano a Piazza del Popolo a Roma per protestare contro le assurde e finte riaperture

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Partite Iva manifestano (foto d'archivio)
Partite Iva manifestano (foto d'archivio)

Oltre mille lavoratori titolari di partite Iva si sono dati appuntamento oggi a Roma in Piazza del Popolo per protestare contro le assurde e finte riaperture.

I bollettini quotidiani ci informano che in Italia ci sono stati oltre 100 mila decessi per Covid– dichiara Eugenio Filograna, presidente del Movimento culturale e politico Autonomi e Partite Iva -. Ci dispiace per i morti, ma siamo preoccupati per gli oltre un milione di morituri, purtroppo in aumento e destinati alla fame e la chiusura”.

“Troppe imprese hanno già smesso l’attività e molte altre seguiranno– dice dalla piazza a nome del Presidente  Lamberto Mattei, coordinatore regionale del Lazio di Autonomi e Partite Iva– . I ristoratori sono costretti ad osservare regole prive di qualsiasi logica: tavoli all’aperto e coprifuoco alle 22. A questi provvedimenti se ne aggiunge uno nuovo: il ristoratore deve anche essere meteorologo e sapere se piove e non aprire o se, tempo permettendo, può aprire. Perché? Perché se viene un acquazzone non possono fare entrare i clienti che stanno mangiando? Assurdo. Pazzesco. Eppure è così perché è accaduto e sono scattate le multe e le chiusure”. 

“Basta! Abbiamo il diritto di lavorare”, reclamano i titolari di partite Iva. “E abbiamo il diritto di seguire regole logiche e non improvvisate e penalizzanti. Draghi ha annunciato che l’Italia apre al mondo, ma noi quando riapriamo? Siamo stati massacrati abbastanza, ora basta. Rivogliamo la nostra dignità e chiediamo solo di lavorare. In oltre un anno le perdite subite sono irreparabili e le mancette del governo ridicole”. 

“Vogliamo regole certe e logiche – conclude Mattei – Coprifuoco alle 22? Assurdo. Tavoli solo all’aperto? Pazzesco, perché oltre 140 mila ristoratori non li hanno e quindi non aprono. Il governo dimentica che i titolari delle partite Iva sono il motore dell’economia italiana”.