Il museo di Guerra Linea Gustav Fronte Garigliano

1237
War Museum Gustav Line Gargliano
L'effige del Museo Linea Gustav Fronte Garigliano

Da qualche tempo a Castelforte, nel Lazio meridionale ai margini della Riviera di Ulisse e ben dentro i Monti Aurunci, è stato realizzato un importante museo, rivolto alla salvaguardia e alla promozione della memoria di uno degli eventi più funesti che ha mai colpito il territorio del Cassinate: la seconda guerra mondiale, con la Linea Gustav che ha attraversato il territorio per dei lunghissimi mesi tra il 1943 e il 1944.

Come noto, proprio in questo territorio l’esercito tedesco in ritirata ha deciso di posizionare uno dei più imponenti sbarramenti militari che la storia bellica ricordi: la linea Gustav. Partiva da Minturno per poi seguire parte del Garigliano, arrivare a Cassino e poi allungarsi fino al Mare Adriatico. Una trincea posta al punto in cui la penisola italiana diventa più stretta, e complici fiumi e montagne, in grado di resistere per molti mesi.

Una teca del museo Linea Gustav Fronte Garigliano
Una teca del museo Linea Gustav Fronte Garigliano

Il territorio è stato dunque soggetto per molti mesi ad attacchi continuativi, con la popolazione ridotta alla fame, in parte sfollata, in parte costretta a lavorare per l’esercito tedesco. A distanza di quasi ottanta anni, però, la memoria degli eventi bellici locali si è andata affievolendo, come Vipiu ha già evidenziato quando ha presentato l’Historiale di Cassino. Anche i libri di storia oggi poco si soffermano su quella parte della seconda guerra mondiale, e i mass media hanno nel tempo posto i propri riflettori su altre vicende, altrettanto drammatiche e non meno cruente (le deportazioni, lo sbarco in Normandia, i partigiani, gli eccidi del nord Italia).

Una guerra che rischia quindi di essere dimenticata, mentre ancora oggi lascia i segni su un territorio privato della sua fisionomia millenaria (gli abitati di Castelforte, Santi Cosma e Damiano sono stati completamente rasi al suolo, come quello di Cassino).

Ad arginare questo processo di oblio, è sorto dunque il museo di Guerra Linea Gustav Fronte Garigliano, a cura dell’omonima associazione. Un museo gestito esclusivamente da volontari, appassionati di storia locale e loro stessi ricercatori. E quando si dice ricercatori, si intende proprio persone armate di palo e piccone a scavare nel terreno alla ricerca di reperti bellici. Da tutto ciò, è nato il museo, che non è solo un contenitore di oggetti, bensì una miniera di storie. Storie di guerra, certo, ma anche storie di persone, di soldati, di civili, di lettere e di piastrine di riconoscimento rinvenute e consegnate ai discendenti ottanta anni dopo la dipartita. Il percorso al museo con la guida è un dedalo di storie simili, tutte tristi, che hanno macchiato di sangue il territorio del Basso Lazio.

La guida cartacea del museo
La guida cartacea del museo

Per le visite occorre fissare un appuntamento. Ecco i contatti: Tel. 328 681 0710 email:lineagustavfrontegarigliano@gmail.com . E, a dimostrazione dello spirito puramente volontaristico del museo, l’ingresso al museo è totalmente gratuito. Chi vorrà potrà lasciare un’offerta libera.