Historiale di Cassino: la battaglia della linea Gustav rievocata in un museo multimediale

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Il museo HIstoriale di Cassino
Il museo Historiale di Cassino

La Battaglia di Cassino è stato uno degli eventi bellici più cruenti della seconda guerra mondiale. La città, caposaldo della Linea Gustav, è rimasta totalmente rasa al suolo, insieme alla storica Abbazia di Montecassino.
Una storia che ha toccato tutti, nei decenni successivi alla guerra, ma che ora sembra invece essere dimenticata dai più (sembra addirittura più ricordata all’estero che in Italia, come dimostrano i lavori di Eduardo Paolozzi, di cui Vipiu.it si è occupato qui). Come sempre, per essere ricordata la storia ha bisogno di essere raccontata, e bisognerebbe porsi delle domande sul perché i media non si siano occupati di queste pagine della guerra. Basti pensare a quanti film hanno ricordato lo sbarco in Normandia, o gli orrori dei campi di concentramento e delle persecuzioni razziali. O quante pellicole italiane si sono soffermate sulle vicende dei partigiani e degli eccidi del nord Italia.

Il bombardamento di Montecassino
Un momento dell’esplosione dell’Abbazia di Montecassino

Un’ulteriore maniera per tramandare la storia sono poi i musei. E anche lì, dovunque nel mondo ci sia stata una vicenda importante, un museo viene realizzato per raccontarla.
Per molti anni a Cassino e su tutta la Linea Gustav è mancato un vero museo sugli eventi bellici locali. Poi, in occasione del 60° anniversario della battaglia, fu allestito un museo (l’Historiale) che si è avvalso addirittura dell’opera di Carlo Rambaldi, creatore degli effetti speciali dei film E.T., Alien e King Kong, per i quali ha in tutti e tre i casi vinto il premio Oscar per best visual effects. Si trattava, nel 2004, di un museo piuttosto innovativo: non una semplice esposizione di oggetti, ma una narrazione degli eventi che coinvolgeva i sensi. Suoni, filmati d’epoca, ricostruzioni teatrali, interviste ai sopravvissuti, in un percorso a tappe che ripercorreva gli eventi dalla prima guerra mondiale fino alla ricostruzione della città dopo i bombardamenti che l’hanno devastata.

Historiale di Montecassino
Historiale di Cassino

Doveva essere un centro di attrazione per un turismo di tipo storico-culturale, invece è rimasto con pochissimi visitatori, e con oneri di gestione molto pesanti. Nel 2017 ne è stata dunque decisa la chiusura, lasciando di nuovo la battaglia senza una rappresentanza museale. Il museo era però ancora pubblicizzato sul web, e i pochi turisti che si avventuravano a Cassino per visitarlo, rimanevano delusi, con tanto di commenti piuttosto raccapriccianti su TripAdvisor e siti simili.
Per fortuna lo scorso giugno il sito è stato riaperto, sulla scia del progetto più ampio denominato Restart Cassino – che ha già permesso la riapertura in città del museo archeologico e dell’importante teatro Manzoni.

La gestione del museo stavolta è affidata a SIF cultura, che ne gestisce le visite e le prenotazioni, e il direttore è Gaetano De Angelis Curtis, che è anche il presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, importante associazione di ricerca di storia locale, ci ha rilasciato un’intervista che pubblicheremo a breve.