Pedemontana, Pietrobelli sul FQ: la Regione sceglie l’ingegner Konrad Bergmeister, accusato di aver sperperato sul Brennero

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di Giuseppe Pietrobelli da Il Fatto Quotidiano

Un super ingegnere, poco importa se indagato per turbativa d’asta e coinvolto nel brutto affare dello sforamento da 200 milioni delle spese per il tunnel del Brennero. A questa figura professionale, capace di offrire un servizio tecnico “altamente specialistico”, si è rivolta a marzo la Regione Veneto per risolvere un grave problema legato ai lavori della superstrada a pagamento Pedemontana Veneta del valore di 2 miliardi 300 milioni di euro, iniziati nel 2011. E lui – l’ingegnere Konrad Bergmeister di Bolzano – ha risolto la questione.

La Procura di Vicenza continuava a tener sequestrati i cantieri della canna sud della galleria naturale di Malo lunga 6 chilometri, a causa di una voragine profonda 25 metri che si era creata sulla volta nel settembre 2017 e di un incidente mortale avvenuto nel 2016 in un altro punto. Ma era il primo dei due cantieri a preoccupare la Struttura di progetto diretta dall’architetto Elisabetta Pellegrini. Il pm Cristina Carunchio non dissequestrava, visto il disastro provocato dal cedimento di alveo e argini del torrente Poscole. A gennaio 2018 un primo consolidamento, poi il lavoro completo che non aveva convinto i periti della Procura. Dissequestro respinto. Il 20 dicembre 2019, secondo il decreto dell’ingegner Pellegrini, “la Procura ha rinnovato al direttore della Struttura di progetto di voler valutare il deposito di un parere tecnico terzo e ulteriore rispetto a quelli contrapposti del procedimento penale, con riferimento alla idoneità delle modalità di scavo”.

Così la Regione, con “affidamento diretto”, ha scelto un proprio consulente. Il 23 marzo si è rivolta all’ingegner Bergmeister, su base d’asta di 34 mila euro, più Iva. Il professionista (dopo un ribasso del 10%) ha ricevuto l’incarico. Il 18 maggio aveva già le prescrizioni sulle “misure idonee ad assicurare le condizioni per il prosieguo dei lavori della galleria di Malo”. Il pm, sulla base della consulenza, ha dissequestrato a inizio ottobre.

Bergmeister è un personaggio importante con qualche problema giudiziario. Da giugno è indagato (con altre sette persone alle quali è contestato il falso e il peculato) per turbativa d’asta a Bolzano. I pm Ognibene e Russo ipotizzano un conflitto d’interesse tra il ruolo di consulente per la trevigiana Emaprice (che ha vinto appalti nel sistema della galleria del Brennero) e di amministratore Bbt, la società che si occupa del traforo. Bergmeister, che è docente universitario a Innsbruck e presidente della Fondazione Sudtiroler Sparkasse, è stato ad di nomina austriaca di Bbt (in cda dal 2006 al 2019). Un anno fa un primo scandalo. Fu accusato da Raffaele Zurlo (ad per il versante italiano) di aver fatto lievitare i costi dei lavori del traforo di 200 milioni di euro.

Entrambi sono stati sostituiti.