Aumento posti letto Covid al San Bassiano di Bassano, FP CGIL Vicenza “boccia” Reteveneta su maggior “carico” Ospedale Santorso

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Nuovi posti letto Covid al san Bassiano di Bassano del Grappa minaccia

Non si può che provare sconcerto e indignazione di fronte al servizio del 10 dicembre di Reteveneta Bassano che, nel ricordare come i posti letto Covid-19 all’Ospedale San Bassiano siano stati aumentati (in realtà da 20 a 40, non da 20 a 25), ha sostenuto che il peso nella gestione dell’emergenza sanitaria dovrebbe ricadere per ora sul solo Ospedale di Santorso – si legge nella nota che pubblichiamo a firma di Lara Donati per la Segreteria Funzione Pubblica CGIL Vicenza -.

Si tratta a nostro avviso di affermazioni gravi e miopi, che poco hanno a che fare con le reali esigenze della popolazione dell’Ulss 7 Pedemontana, che nulla hanno a che fare con quello che dovrebbe essere un sano e basilare principio di solidarietà tra cittadini e cittadine, lavoratori e lavoratrici. Affermazioni che evitano di focalizzarsi sui reali problemi che affliggono la Sanità Pubblica del nostro territorio, e non solo.

Assistiamo stupefatti a dichiarazioni secondo cui il peso nella gestione dell’emergenza sanitaria dovrebbe ricadere sul solo Ospedale di Santorso. Ospedale che, lo ricordiamo, ha sopportato in larga parte il peso dell’emergenza sanitaria durante le prime fasi della pandemia e che ha finalmente visto un seppur parziale riequilibrio da parte dell’Azienda, che in questa occasione ha deciso che i cittadini e i lavoratori dell’Ulss 7 Pedemontana devono poter trovare parimenti risposte ai propri bisogni di salute e alle proprie condizioni di lavoro, evitando tra l’altro inutili e poco razionali spostamenti di pazienti da un Distretto all’altro.

Una distribuzione di posti letto che comunque, lo ricordiamo, vede nell’Ospedale di Santorso un maggiore peso, se i posti letto previsti a Santorso per l’emergenza Covid-19 sono attualmente 48, con un possibile ulteriore aumento di 20 posti letto.
Forse ci sono cittadini di serie A e serie B? Forse ci sono lavoratori di serie A e di serie B? Forse i cittadini del Distretto 2 della Ulss 7 Pedemontana non si ammalano, non hanno legittimamente il diritto di vedersi riconosciute cure appropriate? Noi, francamente, pensiamo di no. Quale buon senso dietro queste affermazioni? Noi, francamente, pensiamo non ve ne sia alcuno.

Quello che pensiamo invece da sempre, con chiarezza e decisione, è che servano solidarietà ed equità. I cittadini del Distretto 1 meritano cure e adeguate risposte ai loro bisogno di salute, così come quelli del Distretto 2. I lavoratori del Distretto 1 meritano considerazione e rispetto, così come quelli del Distretto 2. Serve, con serietà e senso di responsabilità, evitare di dare la stura a sentimenti campanilistici che a nostro avviso poco hanno a che fare con le esigenze della cittadinanza. Serve puntare l’attenzione sui problemi reali e sulle reali responsabilità, vale a dire la mancanza di investimenti strutturali e di prospettiva per l’incremento degli organici, la cessione di parti importanti dell’attività sanitaria (in particolar modo nell’ambito della specialistica ambulatoriale) a centri medici privati, la costante e progressiva esternalizzazione di servizi socio-sanitari, la mancanza di medici di medicina generale e di continuità assistenziale, con conseguenti difficoltà di accesso ai servizi da parte di tutta la cittadinanza.

Questo ci aspetteremmo da quella che, allora sì, potremmo definire buona informazione.

Segreteria Funzione Pubblica CGIL Vicenza 

Lara Donati