Presidente Mattarella ha incontrato vicentino Giacomo di Thiene, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI)

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Giacomo di THIENE,Presidente Associazione Nazionale Dimore Storiche Italiane e Giovanni CIARROCCA, Segretario generale A.D.S.I
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Giacomo di THIENE,Presidente Associazione Nazionale Dimore Storiche Italiane e Giovanni CIARROCCA, Segretario generale A.D.S.I (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Giacomo di Thiene, il Presidente vicentino dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, è stato ricevuto l’8 luglio al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’incontro è stato l’occasione per porgere al Capo dello Stato il saluto di tutta l’Associazione e per illustrare l’impegno dei soci nel preservare palazzi, castelli, giardini che racchiudono al loro interno la storia dell’Italia e che costituiscono patrimonio della Nazione.

Un’opportunità per esporre l’impegno etico che ADSI persegue quotidianamente, valorizzando e facendo conoscere un patrimonio che da sempre rende unico il nostro Paese, grazie alla diffusione capillare di quelle dimore che costituiscono il più grande museo diffuso d’Italia. I proprietari, attraverso il loro impegno – anche economico – a tutela di tali beni, contribuiscono inoltre ad accrescere il valore sociale del patrimonio culturale privato, soprattutto nei centri più piccoli e periferici dove spesso le dimore storiche risultano essere il principale elemento identitario oltre che fonte di attrazione per un loro sviluppo sostenibile.

Il Presidente di Thiene e tutta l’Associazione sono quindi onorati di aver condiviso con il Presidente della Repubblica la propria visione di rilancio culturale del Paese e lo ringraziano per la sensibilità riposta verso un patrimonio che genera un forte impatto sociale ed occupazionale – soprattutto in riferimento alle prossime generazioni – e dal quale può dipendere il futuro dell’Italia.