Profilattici gratis, assessore Lanzarin: “la proposta è stata emendata, campagne di educazione sessuale”

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?Il sistema sociosanitario veneto è impegnato a potenziare iniziative e campagne di educazione sessuale e di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, e non ad assicurare la contraccezione gratuita?. La precisazione arriva – in una nota – dall?assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin, che ha accompagnato all?approvazione, tra proposte di modifica, emendamenti e subemendamenti il nuovo piano sociosanitario veneto 2019-2023, licenziato ieri sera dal Consiglio regionale.</br>

?La proposta presentata dei consiglieri regionali Ruzzante e Bartelle di aggiungere ai capitoli dedicati alla salute della donne e del bambino ? spiega l?assessore ? è stata poi emendata dalla Giunta nel testo finale. L?aula ha quindi approvato l?impegno ad ?adottare interventi finalizzati a tutelare e promuovere la salute sessuale e riproduttiva delle giovani generazioni e delle donne, a prevenire le interruzioni volontarie di gravidanza, le malattie sessualmente trasmissibili e la diffusione dell?Hiv? attraverso ?programmi di educazione alla salute sessuale e riproduttiva e servizi aziendali e percorsi di assistenziali dedicati, verificando (e non ?favorendo?) l?accesso alla contraccezione gratuita, nel dovuto rispetto delle scelte e della dignità delle persone??.

?Il testo così riformulato ? sottolinea l?assessore ? potenzia e valorizza il lavoro di prevenzione dei consultori e dei servizi per la famiglia e gli adolescenti e impegna le aziende sanitarie e i servizi territoriali a promuovere interventi educativi nelle scuole e nei confronti dei giovani e delle donne per favorire comportamenti sessuali consapevoli e responsabili, rispettosi della propria e dell?altrui dignità. Cosa ben diversa dall?offerta gratuita e indifferenziata di farmaci e dispositivi contraccettivi?.

?In questi anni di ?culle vuote? e di scarsa consapevolezza, in particolare tra i giovani, dei rischi commessi alle malattie sessualmente trasmissibili ? conclude l?assessore ? credo che siano più che mai necessari interventi professionali di informazione, sensibilizzazione e di educazione alla salute sessuale, piuttosto che il libero accesso alla pillola o a mezzi contraccettivi che, se usati impropriamente, possono anche mettere a rischio la salute delle persone?.