Ripartenza della cultura, chiesti al Mibact riapertura dei musei e ristori

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Basilica palladiana

L’assessore alla cultura Simona Siotto, in rappresentanza del Comune di Vicenza, nelle scorse settimane ha partecipato ad un costruttivo confronto con gli assessori di altri Comuni nell’ambito di un’iniziativa promossa da Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani – a favore della ripartenza del settore culturale.

I soggetti coinvolti hanno elaborato una proposta organica e coerente, riassunta in un documento inviato nei giorni scorsi al Ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini, e firmato dal presidente Anci, Antonio Decaro, inteso a promuovere il ripristino e il potenziamento della capacità di intervento dei Comuni rispetto al mondo della cultura attraverso azioni concrete elaborate in collaborazione con l’associazionismo e la cooperazione culturale.

“I Comuni italiani, attraverso Anci, hanno voluto segnalare al ministro Franceschini le sempre maggiori difficoltà a gestire le conseguenze sociali ed economiche dell’impatto della pandemia sul settore culturale – spiega Siotto -. Con il prolungarsi delle situazioni di emergenza, i ristori promossi dal Governo hanno dimostrato un’efficacia solo parziale, in particolare nei confronti delle realtà del territorio che lavorano a stretto contatto con le amministrazioni comunali”.

Il documento “Le proposte di Anci per la ripartenza del settore culturale” individua misure urgenti e di medio periodo. Tra quelle urgenti propone l’istituzione di un tavolo Anci-Mibact per coordinare gli interventi per la ripresa culturale, da insediare già in gennaio per poter organizzare un piano di riapertura (di musei, teatri…) nel rispetto delle prescrizioni sanitarie.

Tra le richieste, la riapertura, il prima possibile, dei musei italiani, in modo graduale e compatibilmente con le misure di contenimento della pandemia, prevedendo anche degli incentivi alla frequentazione dei luoghi di cultura.

Gli assessori alla cultura chiedono il rafforzamento del fondo di ristori dei musei non statali, già istituito dal Mibact per questo nuovo periodo di chiusura, e la presenza dei rappresentanti dei Comuni in tutti i tavoli ministeriali sul settore culturale.

Il documento chiede anche il completamento della riforma dello spettacolo dal vivo e la possibilità per i Comuni, per l’ultimo periodo di emergenza, di prorogare la concessione dell’estensione temporanea dell’occupazione del suolo pubblico per gli esercizi commerciali in deroga al preventivo nulla osta delle Soprintendenze.

Le proposte contengono inoltre l’ampliamento dell’ambito di applicazione dell’Art Bonus estendendolo anche al sostegno di attività, manifestazioni e progetti di produzione e diffusione culturale, in particolare quelle di rilevanza locale e comunitaria.

Viene chiesto di istituire il fondo speciale “CuraCultura” di almeno 100 milioni di euro l’anno, da destinare ai Comuni su base triennale per la rinascita culturale.

Relativamente al Piano nazionale per la promozione della lettura, viene chiesto un incremento di 10 milioni di euro annui e si sollecita un potenziamento del sistema delle biblioteche di pubblica lettura. Si richiede inoltre l’istituzione di un Fondo a sostegno dei musei non statali in particolare per quelli di rilevanza locale.

Tra le misure per il periodo intermedio vi è l’incentivo all’uso degli immobili pubblici comunali per attività culturali e sociali e la definizione di un Piano strategico per lo sviluppo del settore culturale e creativo.