Risparmiatori Banche truffate, le associazioni al Governo: “Tavolo tecnico subito”. Zanettin (FI): “Ne parlerò con Giorgetti”

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Fir: una manifestazione a Roma dei risparmiatori traditi dalla banche risolte tre incontri
Fir: una manifestazione a Roma dei risparmiatori traditi dalla banche risolte

Le associazioni di risparmiatori delle banche italiane andate in liquidazione nel
2017 in pressing sul Governo.

In queste ore, hanno infatti inviato una lettera agli esponenti del Governo affinché venga “convocato con urgenza il tavolo tecnico, in precedenza istituito presso il ministero dell’Economia e delle finanze” per affrontare gli argomenti non risolti in tema di indennizzi.

Questo alla luce del decreto del 29 dicembre scorso che proroga al 30 giugno 2023 l’operatività della Commissione tecnica per il completamento delle attività del Fondo Indennizzo Risparmiatori (Fir).

Ricordiamo che tra le banche in questione, figurano anche le venete Banca popolare di Vicenza e Veneto, oltre a Banca Etruria, Carife, Banca Marche e Carichieri e – soprattutto – che la Commissione tecnica presso Consap dovrà gestire circa 500 milioni di euro non ancora ripartiti tra i circa 140.000 inizialmente indennizzati col 30% e alle domande di accesso agli indennizzi ancora da valutare dei circa 7.000 risparmiatori. Una questione che da queste pagine abbiamo seguito puntualmente, ad ogni aggiornamento, e che abbiamo approfondito in vari articoli, compresa una intervista con il sottosegretario al Ministero delle Imprese e Made in Italy con delega alla Consap, Massimo Bitonci (leggi: Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), sottosegretario Bitonci a ViPiù: “C’è un futuro, i risparmiatori possono stare tranquilli”).

Un pressing sul Governo Meloni, dicevamo, al quale parteciperà anche il senatore vicentino di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, che segue le vicende dei risparmiatori truffati dalle banche da tempo.

“Condivido le preoccupazioni delle associazioni dei risparmiatori – ci ha detto -. La proroga della commissione tecnica disposta con Milleproroghe è solo una boccata di ossigeno. La sorte dei 500 milioni di euro residui rimane incerta.

Nelle prossime settimane – ha aggiunto Zanettin – mi attiverò con il ministro Giorgetti per cercare di sbloccare la situazione. Il mio impegno a favore dei truffati delle banche prosegue con immutata energia”.