E’ in corso dalle 19 di ieri, martedì 24 gennaio 2023, lo sciopero dei benzinai in tutta Italia, come preannunciato dalle sigle di categoria.
Come riportato in queste ore da fonti di stampa “ieri, il tentativo in extremis del ministro Urso di scongiurare lo sciopero di 48 ore ha spaccato le rappresentanze sindacali: Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio hanno confermato la chiusura di due giorni mentre Faib Confesercenti ha ridotto la protesta a 24 ore”.
Intanto sulla questione interviene l’associazione dei consumatori Codici parlando dello sciopero dei benzinai come di “una iniziativa grave, che danneggia i consumatori già in difficoltà a causa dei rincari”.
“A nostro avviso si tratta di uno sciopero sbagliato – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – sia per le motivazioni che per la tempistica. I benzinai dovrebbero essere i primi a battersi per un’operazione trasparenza sui prezzi, così da permettere ai consumatori di scegliere in maniera chiara il distributore dove fare rifornimento, senza il rischio di andare incontro a truffe sui prezzi. Una problematica, quest’ultima, emersa in maniera forte dal recente rapporto sulle verifiche effettuate nel corso del 2022 dalla Guardia di Finanza. Al problema della trasparenza sui prezzi si aggiunge la questione maltempo, che in alcune regioni rischia di trasformarsi in emergenza. Invece di sospendere il servizio, i benzinai si sarebbero dovuti attivare per garantirlo e questo rende lo sciopero in corso ancora più sbagliato e inaccettabile”.