Surriscaldamento globale, Banca Etica: nuovo prestito obbligazionario, obiettivo di raccolta 20 milioni di euro

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Effetto serra e surriscaldamento globale
Effetto serra e surriscaldamento globale

Banca Etica ha avviato dal 25 settembre 2023 il collocamento di un prestito obbligazionario ordinario per l’ambiente e la lotta al cambiamento climatico (codice ISIN IT0005565723), cioè un nuovo prestito obbligazionario ordinario con durata a 5 anni e tasso fisso del 4% lordo. Un prodotto di investimento rivolto a tutta la clientela e orientato a raccogliere risorse per finanziare chi opera attivamente, o in forma indiretta, per per sostenere le pratiche e gli investimenti degli attori economici che contribuiscono a migliorare gli impatti ambientali sul pianeta, riducendo e mitigando l’avanzamento dei cambiamenti climatici.

L’offerta del PO per l’ambiente e la lotta al cambiamento climatico costituisce per i risparmiatori un’occasione di investimento di medio termine per mettere a frutto il proprio patrimonio, sostenendo, attraverso la concessione di finanziamenti e altre linee di credito, imprese che Banca Etica ha valutato positivamente sotto il profilo economico e sociale/ambientale. È possibile acquistare le obbligazioni presso gli sportelli e gli uffici di Banca Etica a partire da lotti minimi di 1000 euro e fino all’1 dicembre 2023, e le somme così investite dai risparmiatori prevedono ogni sei mesi il pagamento delle cedole di rendimento.

Dal clima che cambia le ragioni per una scelta di finanza etica

Il PO per l’ambiente e la lotta al cambiamento climatico nasce dalla consapevolezza che il surriscaldamento globale rappresenta un’emergenza sempre più evidente anche per il continente europeo, come dimostrato da numerosi studi. Ed è per questa ragione che l’intero sistema finanziario deve diventare rapidamente un asset decisivo nell’indirizzare il modello economico e produttivo verso la sostenibilità e la transizione ecologica, senza altri tentennamenti, se vogliamo centrare gli obiettivi fissati dalla Ue al 2030, cioè di produrre il 42,5% di energia da rinnovabili e diffondere l’agricoltura biologica sul 25% dei terreni (l’Italia vanta un 19% contro una media comunitaria del 12%), per esempio.

Occorre dunque affermare subito un modello energetico ed economico a ridotte emissioni di gas serra, generando uno sforzo costante e condiviso verso l’adozione effettiva di modelli di produzione e consumo più responsabili, e la finanza eticamente orientata, alimentata dai risparmiatori e dalle imprese, è senz’altro un fattore di accelerazione affinché ciò si realizzi. La finanza etica, infatti, già opera secondo questa modalità virtuosa, e anno dopo anno mostra con i numeri la propria efficacia, misurando il proprio impatto diretto e indiretto sul Pianeta, rifiutando logiche di puro marketing per scegliere invece un’assunzione di responsabilità. Investire nel PO per l’ambiente e la lotta al cambiamento climatico significa quindi partecipare attivamente al sostegno di una finanza nata e pensata per essere strutturalmente ed esclusivamente green.

«Nella lotta al cambiamento climatico – afferma Anna Fasano, presidente di Banca Etica – serve uno scatto in avanti concreto delle nazioni, e un atto immediato di responsabilità degli operatori finanziari. In quest’ottica Banca Etica indirizza da sempre sia le proposte strategiche (lo abbiamo fatto in occasione dell’Overshoot Day 2023) sia nell’offerta dei singoli strumenti di investimento. E dopo aver accolto con estremo favore il segnale positivo che è arrivato a maggio scorso dallo storico superamento della generazione di energia da fonte solare ed eolica su quella derivante da gas fossile e carbone, aderiamo convintamente, anche nel 2023, allo sciopero per il clima del 6 ottobre, sostenendo la giusta protesta dei giovani. Siamo infatti convinti che in tale scenario la spinta della finanza etica possa risultare determinante nel promuovere la transizione ecologica e il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, per l’Europa e per l’Italia, lavorando in particolare per consolidare ulteriormente i risultati del nostro Paese nello sviluppo delle energie pulite, dell’economia circolare e dell’agricoltura biologica».

La sintesi delle caratteristiche del prestito obbligazionario

Valore: EUR 20 milioni
Durata: 5 anni
Ambito dedicato: ambiente e lotta al cambiamento climatico
Tasso annuo lordo: 4,00%
Periodo di collocamento: 25 settembre – 1 dicembre 2023
Data godimento: 6 dicembre 2023

I soggetti destinatari della raccolta

Il denaro raccolto con il PO per l’ambiente e la lotta al cambiamento climatico sarà perciò destinato a dare credito a realtà che, ad esempio, si occupano di: agricoltura biologica e di prossimità: in particolare chi rispetta produce con certificazione di agricoltura biologica; chi coltiva su scala limitata e in forte relazione col territorio (filiera corta); chi opera su allevamento e pesca con modalità non intensive e a basso impatto ambientale; chi fa trasformazione e rivendita di prodotti bio certificati;
contrasto al cambiamento climatico: in particolare chi installa impianti di produzione di energia derivante da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico) o converte il proprio approvvigionamento energetico verso le energie rinnovabili; chi investe per l’efficientamento energetico e chi offre servizi con questa finalità; chi fa attività di educazione e formazione sul cambiamento climatico o realizza innovazione tecnologica finalizzata allo sviluppo delle rinnovabili. Sono inclusi i finanziamenti a persone fisiche per spese indirizzate alla transizione ecologica;
economia circolare e tutela dell’ambiente: in particolare chi svolge attività ispirate ai principi di riciclo, recupero e riuso secondo i criteri dell’economia circolare; chi si occupa di trattamento di acque reflue e gestione di impianti di depurazione, oppure svolge iniziative di educazione ambientale e rigenerazione urbana, incluse organizzazioni attive nei movimenti ecologisti.