Tribunale di Vicenza, si è insediato il nuovo presidente Luigi Perina. Focus sulle carenze di personale a Borgo Berga

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Si è insediato nella giornata di ieri, martedì 9 aprile 2024, il nuovo presidente del tribunale di Vicenza, Luigi Perina. Giuslavorsita, 65 anni, è stato presidente della sezione lavoro della corte d’appello di Venezia, mentre a Vicenza era stato in passato giudice del lavoro dal 1992 fino al 2011.

Come è noto, succede ad Alberto Rizzo, il quale aveva lasciato l’incarico a Borgo Berga per assumere il ruolo di capo di gabinetto del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, salvo poi fare rientro a Vicenza a causa delle continue tensioni interne, soprattutto con la sua vice, Giusi Bartolozzi (leggi qui).

Il Corriere del Veneto, oggi in edicola, riporta alcune sue dichiarazioni rese all’atto dell’insediamento: “«Mai mi sarei aspettato una presenza così massiccia nel giorno del mio insediamento, è un segnale di forte ottimismo e di collaborazione che mi conforta. Un giusto inizio, che fa partire con uno slancio positivo questo lavoro difficile. Personalmente ce la metterò tutta a portare avanti questa barca».

Gli obiettivi del nuovo presidente sono diversi. «Il Pnrr ha previsto che dobbiamo smaltire il 95% degli arretrati del 2019 entro il dicembre 2024. Su questo punto devo dire che il tribunale è preso molto bene, è già stato smaltito quasi tutto, quindi raggiungeremo l’obiettivo con anticipo. Nel frattempo inizieremo il secondo risultato richiesto dal Pnrr, un’altra dose di procedimenti dovranno essere chiusi entro 2026».

Molto dipende anche dalla copertura degli uffici che al momento rimangono vacanti. «Siamo ad una scopertura di quasi il 50%. Ma è stato bandito da poco un concorso per l’assunzione di 200 persone dedicate all’ufficio del processo per la corte d’appello di Venezia. Questi poi verranno ripartiti sui 7 tribunali: a Vicenza ne toccherebbe una quota rilevante, assunta a termine con contratto di funzionario. Sono tutte persone che potranno essere utilizzate in cancelleria». E ancora: «Per quel che riguarda i magistrati ne arriveranno 3 nei prossimi mesi. Però le scoperture ci sono. La situazione non è preoccupante, ma ci impedisce di raggiungere tanti risultati»”.

Il presidente Luigi Perina ha espresso la sua opinione anche in merito alla querelle sul Tribunale della Pedemontana, sulla cui apertura tanto si è discusso di recente: “Dal punto di vista tecnico oggi, il trend della giustizia va verso la specializzazione, che può avvenire in tribunali dove ci sono molte persone che lavorano. I piccoli uffici non la rendono possibile. Diciamo che il tribunale della Pedemontana andrebbe quindi contro tendenza. Inoltre credo che al momento si potrebbe avere una maggiore efficacia della giustizia se prima si coprissero i posti vacanti negli altri tribunali. La scelta politica però non spetta a me”.