Vicenza, 17 attivisti No Tav denunciati dalla Digos dopo la protesta in Municipio

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17 attivisti No Tav sono stati denunciati dalla Digos per l’occupazione del municipio di Vicenza dello scorso martedì 18 ottobre. Dovranno rispondere delle accuse mosse nei loro confronti di manifestazione non preavvisata e occupazione abusiva di edifici pubblici.

Lo rende noto la questura al termine delle indagini seguite ai fatti di quei giorni, ovvero quando – lo ricordiamo – una cinquantina di cittadini avevano svolto una manifestazione non autorizzata dalla questura a Palazzo Trissino (ne avevamo scritto qui).

La sede del comune era stata occupata, in particolare – riferisce la questura – da 17 soggetti che non avevano raccolto l’invito della Digos a desistere dal loro intento “di far convocare un consiglio comunale straordinario per la discussione del progetto della Linea Tav Verona/Padova, cosiddetto 2° lotto, Attraversamento di Vicenza.

L’opera di mediazione degli agenti della Digos – aggiungono dagli uffici di Viale Mazzini -, intervenuti sin da subito nella sede comunale, riusciva a convincere una parte di manifestanti ad uscire volontariamente, mentre un gruppo di antagonisti decideva di rimanervi ben oltre il normale orario di chiusura degli uffici, dichiarando di essere intenzionati a permanere all’interno dell’edificio ad oltranza o comunque sino all’ottenimento delle loro richieste”.

In seguito il gruppetto di No tav che oggi sono stati denunciati è stato sgomberato dagli agenti, dopo le tre intimazioni a desistere previste dalla legge.

“Immediatamente – conclude la questura di Vicenza – venivano attivate le indagini, effettuate con il supporto delle immagini di quanto avvenuto, riprese dalla polizia scientifica.

Al termine delle stesse, la Digos procedeva a denunciare alla Procura della Repubblica di Vicenza 3 occupanti per il reato di manifestazione non preavvisata, ed altri 14 per quello di occupazione abusiva di edifici pubblici.

L’episodio venne condannato da esponenti del governo cittadino, tra cui il sindaco Francesco Rucco e il capogruppo di Forza Italia Roberto Cattaneo (leggi qui), ma il gruppo di manifestanti aveva incassato anche la solidarietà di Rifondazione Comunista (leggi qui).