Covid, record Veneto per uso monoclonali. Zaia: “Orgogliosi. sono vite salvate”

236
monoclonali
Luca Zaia

“Il Veneto è stato il primo a credere nell’efficacia dell’uso dei farmaci monoclonali contro in Covid, quando ancora circolava scetticismo. Da allora siamo sempre al primo posto nei report specifici diffusi dall’Aifa. Oggi arriva il riconoscimento di Senior Italia FederAnziani, che ci indica come esempio virtuoso da seguire per le altre Regioni nell’ambito dell’uso dei monoclonali. Ci sono vari motivi per essere orgogliosi della scelta fatta e del lavoro dei nostri sanitari che ci hanno creduto”.

Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, alla luce di quanto emerso da un incontro incentrato sul Veneto, organizzato da FederAnziani nell’ambito di un tour in 10 Regioni.

“Siamo passati da 15 pazienti trattati a settimana dei primi tempi – aggiunge Zaia ai 70 attuali. Un successo dalle caratteristiche esponenziali, ottenuto anche grazie all’aver sempre sollecitato tutti i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie ad attivare un piano di richiamo dei pazienti candidati al trattamento”.

“Sono vite che, con orgoglio, definisco salvate – conclude il Governatore – perché i monoclonali sono stati e sono particolarmente efficaci nel proteggere le persone deboli, come gli anziani, i pazienti oncoematologici, i trapiantati”.

Gli anticorpi monoclonali sono proteine prodotte in laboratorio che imitano la capacità del sistema immunitario di combattere i virus. Sono anticorpi identici fra loro, prodotti da linee cellulari derivate da un unico tipo di cellula immunitaria, cioè un clone cellulare.